Fondazione Vodafone Italia compie 10 anni. Solidarietà e innovazione al servizio del paese

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La celebrazione del decennale è stata occasione per la firma del Protocollo di Intesa ‘Insieme a scuol@ di Internet, con Miur, Anci e Ministero per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionale per un progetto di alfabetizzazione digitale per gli over 55.

Italia


Andrea Riccardi, Graziano Delrio, Paolo Bertoluzzo

373 progetti finanziati a sostegno di Associazioni ed Enti no profit attivi negli ambiti del disagio sociale, dell’inclusione, dei minori e delle realtà che maggiormente soffrono l’emarginazione su tutto il territorio, con un impegno anche a renderli sostenibili nel tempo; presenza capillare di sostegno al Paese con i fondi, oltre 65 milioni di euro, equamente distribuiti su tutto il territorio nazionale.

È questo un sintetico consuntivo dei primi 10 anni di Fondazione Vodafone Italia, celebrati oggi presso il Vodafone Village di Milano con la partecipazione del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo del Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione Andrea Riccardi, del Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Graziano Delrio e del CEO di Vodafone Italia e Sud Europa Paolo Bertoluzzo.

 

La celebrazione del decennale della Fondazione è stata occasione, oltre che per fare il punto sui progetti realizzati – Mobile Angel ed EasyWay, l’applicazione gratuita per segnalare l’accessibilità nei luoghi pubblici – ma anche per presentare i progetti futuri, tra i quali ‘Insieme a scuol@ di Internet‘, un Protocollo di Intesa tra Fondazione Vodafone Italia, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionale e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani per un progetto di alfabetizzazione digitale che coinvolgerà gli “over 55” che potranno apprendere le potenzialità dei nuovi strumenti digitali grazie ad un programma di formazione erogato da 500 studenti universitari.

Fondazione Vodafone Italia pubblicherà un bando su base territoriale (nelle città di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, L’Aquila, Milano, Napoli, Padova, Perugia, Potenza, Reggio Emilia, Torino, Venezia e Verona) per la ricerca di 500 studenti universitari che verranno selezionati per diventare “formatori digitali”. 

 

Con il supporto delle Istituzioni saranno coinvolti i cittadini “over 55” interessati a partecipare ai moduli formativi che saranno offerti gratuitamente utilizzando strumenti tecnologici messi a disposizione da Vodafone Italia.

I corsi, della durata di circa 2 mesi, si svolgeranno all’interno di aule universitarie, nelle strutture scolastiche ed all’interno di sedi comunali; i “formatori digitali” saranno retribuiti per il loro contributo part time, in modo da poter conciliare gli impegni di studio con l’attività di formazione.

 

“In questi primi dieci anni di attività di Fondazione Vodafone Italia l’elemento chiave è stato la continuità degli investimenti”, ha commentato Paolo Bertoluzzo, CEO Vodafone Italia e Sud Europa – “unita alla realizzazione di iniziative che sono state in grado di sostenersi e continuare ad operare anche dopo il nostro intervento. Per il futuro la sfida è riuscire ad aumentare ancora di più l’impatto sociale dei nostri interventi, facendo leva su iniziative imprenditoriali in grado di decollare e reinvestire a loro volta, coinvolgendo in modo attivo i nostri Clienti, e puntando sulla tecnologia per creare servizi utili alle persone”.

 

Il percorso della Fondazione è stato caratterizzato anche dalla partecipazione dei clienti, che – con il progetto “Ricarica Insieme” – hanno non solo selezionato la cura dei minori come ambito di intervento ma hanno anche contribuito al finanziamento di 11 Associazioni attive nella cura dei minori con una cifra di 5 milioni di euro attraverso un taglio di ricarica ad hoc che ha permesso di donare 1 euro. La Fondazione Vodafone ha quindi aggiunto un euro per ogni euro donato dai Clienti.

Altra ‘direttrice della Fondazione, lo sviluppo di un modello di Impresa Sociale che ha permesso di moltiplicare il valore degli investimenti finanziando ed affiancando iniziative imprenditoriali in grado di autosostenersi nel tempo, creando risorse e occupazione. Come ad esempio la Cooperativa Made in Goel a Gioiosa Jonica che, come incubatore di impresa sociale nel territorio, promuove l’avvio di nuove cooperative, progetti ed iniziative di formazione, coinvolgendo soggetti a rischio di esclusione sociale e lavorativa.

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