Presentato nei giorni scorsi il nuovo data center realizzato alle porte di Milano (Ponte San Pietro): il Global Cloud Data Center. Caratteristica principale dell’opera progettata da Aruba è dare vita ad un campus tecnologico altamente efficiente, innovativo e a bassissimo impatto ambientale.
Global Cloud Data Center è una struttura dichiarata “100% green” e dotata delle più moderne soluzioni per l’efficienza energetica, per la qualità dei servizi e il livello di sicurezza dell’infrastruttura. Il data center, si legge in una nota aziendale, “è stato realizzato per offrire i massimi standard di sicurezza e prestazioni e garantire il massimo livello possibile di efficienza energetica, non solo per ridurre il più possibile l’impatto sull’ambiente, ma anche per assicurare qualità e convenienza dei servizi”.
È dotato di un impianto di raffreddamento geotermico ad alta efficienza ed è alimentato da energia proveniente da fonti rinnovabili (“di origine certificata”), a cui si aggiungono una centrale elettrica ed impianti fotovoltaici di proprietà, situati all’interno del campus stesso.
Complessivamente parliamo di una struttura che può contare su 90 MW di potenza, con produzione autonoma di energia idroelettrica e fotovoltaica.
“Tutti i sistemi”, è specificato nella scheda di presentazione, “sono stati progettati e costruiti per soddisfare ed eccedere i massimi livelli di resilienza previsti dal livello Rating 4 (former Tier4) di ANSI/TIA 942-A”.
Già in fase di pre-apertura del data center, avvenuta a giugno, ad oggi, circa il 60% della struttura è stato occupato o prenotato. In occasione dell’inaugurazione del data center lombardo, “Solitamente – ha chiarito
l’AD di Aruba, Stefano Cecconi – con l’inaugurazione si dichiara la fine dei lavori e il completamento di un’opera e questo è ver, o anche per noi, ma al tempo stesso questa inaugurazione è la posa della prima pietra di un progetto ancora più grande, l’apertura di un’area di 40.000 m2 a fronte dei 200.000 m2 di
superficie totale del campus”.