L'intervista

MailUp Marketing Conference 2017, intervista a Maria Grazia Mattei sul futuro del messaging tra big data e IA

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Mancano due mesi alla MailUp Marketing Conference. Un’attesa che sarà riempita dalle voci dei protagonisti dell’evento: MailUp intervista Maria Grazia Mattei, direttrice di Meet The Media Guru, sul presente ed il futuro del messaging tra big data e intelligenza artificiale.

Il prossimo 12 dicembre si terrà a Milano, a Palazzo Mezzanotte, l’edizione 2017 della MailUp Marketing Conference (MMC). Tra i partecipanti sono previsti in agenda sei keynote speaker di livello internazionale, che saranno svelati di settimana in settimana e che porteranno nuove idee e punti di vista sul futuro di tecnologie, potenzialità e strategie di digital marketing.

Qui di seguito riportiamo integralmente l’intervista a Maria Grazia Mattei, fondatrice di Meet The Media Guru, pubblicata da MailUp, e protagonista alla MMC di Milano. I temi affrontati sono gli stessi su cui ruoterà il suo intervento, quindi i futuri scenari del messaging, del digital integrato a software, big data e intelligenza artificiale, tutte tecnologie che rivoluzioneranno definitivamente il nostro quotidiano di consumatori e cittadini. Una conversazione dedicata al rapporto tra uomo e macchina che porterà i brand a “ridefinire regole e paradigmi comunicativi”.

Gli ultimi incontri Meet the Media Guru hanno preso una direzione ben precisa: il dato al centro della conversazione sociale tramite interfacce tecnologiche e digitali. Credi che le persone siano già pronte ai nuovi approcci conversazionali?

Maria Grazia Mattei: Meet the Media Guru guarda all’innovazione attraverso la lente della cultura e dell’innovazione e non solo della tecnologia. Lo abbiamo fatto anche nel giugno scorso con Mark Curtis, co-fondatore e direttore di Fjord, con cui abbiamo affrontato il tema dei chatbot e delle vocal interfaces.

Conversare con un software o un oggetto intelligente cambierà l’interazione tra persone. Pensiamo a che rivoluzione sia stata l’introduzione del telefono. Un vero shock all’inizio, eppure oggi rappresenta la normalità.

Lo stesso accadrà con conversazione tra uomo e macchina. Presto potrebbe essere più “naturale” parlare con un dispositivo che con un essere umano. Dovremo elaborare un set di regole e paradigmi comunicativi completamente nuovi. Chi volesse saperne di più, consigliamo vivamente la lecture di Curtis sul sito di Meet the Media Guru.

 

Se applichiamo queste dinamiche conversazionali al business, capiamo come la conoscenza dei dati e delle nuove tecnologie facilita il rapporto con il potenziale cliente. Sono i big data a definire l’uso di queste nuove interfacce: possiamo affermare che possano essere una nuova merce di scambio?

Maria Grazia Mattei: Pensare ai big data come merce è poco efficace, oltre che pericoloso. Ce lo ha spiegato benissimo Giorgia Lupi, un’altra ospite recente di Meet the Media Guru. Giorgia è una delle più brillanti information designer del mondo e ha appena realizzato un’enorme infografica per il MoMA in occasione della mostra Items: Is Fashion Modern?

Lei lavora con i big data, ma rivendica il diritto di non considerarli mezzi per essere più produttivi, ma istantanee per raccontare il mondo, le storie di chi lo vive attraverso la lingua dei numeri.

Non posso che fare mio il suo approccio umanista. I dati creano connessioni ed esperienze, almeno quanto le raccontano. Il contesto in cui sono stati generati non è mai neutro e va sempre tenuto presente. Se utilizzati in ottica strettamente funzionale possono essere controproducenti, persino inutili.

Le informazioni in possesso delle aziende sono sempre di più, grazie soprattutto a una serie di strumenti che nel corso degli anni hanno reso più immediato il contatto con clienti e fornitori. In che ambiti, secondo lei, l’intelligenza artificiale può agevolare la relazione uno a uno?

Maria Grazia Mattei: Poco fa parlavamo di chatbot, ovvero di software progettati per simulare una conversazione con esseri umani. Rispetto ai risvolti del loro utilizzo in ambito aziendale, diversi brand e società hanno già infatti iniziato a servirsi di queste tecnologie come risorsa per supportare le attività di customer relationship management.

Certamente nasceranno nuovi servizi human interaction-based.

 

Durante il panel Il Futuro del messaging parleremo degli impatti delle nuove tecnologie sulle dinamiche conversazionali. Quale direzione crede che le aziende dovranno intraprendere per comunicare in modo efficace con il proprio pubblico?

Maria Grazia Mattei: Più che parlare di strategie e tecnologie, lancio una riflessione sulle traiettorie comunicative. I programmatori dovranno replicare iprocessi mentali umani. Per farlo occorrerà concentrarsi sull’aspetto relazionale che sta dentro a ogni conversazione, penso all’empatia, al registro, al contesto. Un processo di natura culturale e non solo ingegneristica.

Al contempo le persone dovranno allinearsi al cambiamento in atto, interiorizzare questa transizione culturale. Le imprese devono fare la loro parte, il tecnopolio non basta più.

Maria Grazia Mattei è nata a Pisa nel 1950. Nel 1977 si è laureata in Critica d’Arte presso l’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università Statale di Milano.

A Milano ha ideato Meet The Media Guru, che dal 2005 promuove cicli d’incontri con i protagonisti internazionali della cultura digitale e dell’innovazione.

Giornalista e critico d’arte, dal 1979 collabora con quotidiani e periodici nazionali. Nel 1995 ha fondato la società MGM Digital Communication, centro di ricerca, studio e diffusione della cultura dei nuovi media, che nel 2010 diventa Mattei Digital Communication, di cui è attualmente amministratore unico.

Attualmente è Membro della Commissione Centrale di Beneficenza della Fondazione Cariplo. Dal 2016 è membro del Consiglio di Amministrazione di Artemide.

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