Italia
Innovazione e produzione, un binomio al quale guardano con attenzione molte aziende italiane impegnate a far lievitare i loro profitti.
La crescita del fatturato è un’area dolente, specie perché la maggioranza dei nuovi prodotti lanciati sul mercato, spiega Nielsen, vengono tolti dallo scaffale entro i primi tre anni dalla loro introduzione. Ciò nonostante, sono altissimi gli investimenti per sviluppare, promuovere e lanciare decine di migliaia di nuovi prodotti ogni anno.
Proprio per l’importanza che l’innovazione riveste per le aziende, Nielsen ha elaborato una ricerca globale con l’intento non solo di sondare l’attitudine dei consumatori nei confronti dell’innovazione rispetto a diverse categorie di prodotto ma anche di capire quali mezzi d’informazione influenzano maggiormente le scelte di acquisto di nuovi prodotti.
Per quanto riguarda il nostro Paese, gli italiani sembrano essere meno inclini dei consumatori europei a provare nuovi prodotti (x rispetto a Y) e si rivelano molto sensibili alla private label, guardando con occhio critico all’offerta e cercando il giusto rapporto qualità-prezzo. Nonostante questo i consumatori italiani si rivelano ben disposti all’innovazione: solo il 35%, infatti, contro il 58% rilevato in tutta Europa, dichiara di attendere, prima dell’acquisto, che i nuovi prodotti vengano testati sul mercato e il 51% contro il 60% a livello Europa si dichiara legato a marchi tradizionali.
Quello che fa la differenza per convincere i consumatori all’acquisto è, in realtà, la possibilità di avere un’offerta rilevante che soddisfi i veri bisogni dei consumatori.
Secondo l’esperienza di BASES, la divisione del gruppo Nielsen che studia l’innovazione, la presentazione di una proposizione rilevante e il giusto rapporto qualità prezzo sono proprio i due aspetti critici per il successo di un nuovo prodotto in Italia.
