Rafforzare e rendere più efficace la prevenzione, l’individuazione e la rimozione dei contenuti illeciti che incitano all’odio, alla violenza e al terrorismo. Questo è quanto si propone di fare la Commissione europea invitando gli Stati membri a potenziare la capacità di monitoraggio e azione contro le pubblicazioni più violente liberamente caricate in rete.
Stamattina a Bruxelles sono stati presentati i nuovi orientamenti e principi da seguire per le piattaforme online per evitare che tali contenuti riescano a circolare sul web. Gli strumenti proposti sono diversi:
Individuazione e notifica
“Le piattaforme online dovrebbero cooperare più strettamente con le autorità nazionali competenti”, si legge in una nota della Commissione, “designando punti di contatto a cui ci si possa rivolgere rapidamente per rimuovere i contenuti illeciti”.
Per accelerare l’individuazione, le piattaforme online sono invitate a collaborare strettamente con flagger attendibili, vale a dire servizi specializzati con conoscenze specialistiche su quali siano i contenuti illeciti.
Si inoltre dovrebbero istituire meccanismi facilmente accessibili per consentire agli utenti di segnalare i contenuti illeciti e di investire in tecnologie di rilevazione automatica.
Rimozione effettiva
I contenuti illeciti dovrebbero essere rimossi il più rapidamente possibile.
La questione della fissazione di tempi specifici per la rimozione sarà oggetto di ulteriore analisi da parte della Commissione. Le piattaforme dovrebbero spiegare chiaramente agli utenti la loro politica relativa ai contenuti e pubblicare relazioni in materia di trasparenza in cui siano specificati il numero e i tipi di notifiche ricevute.
Prevenzione della ricomparsa di contenuti illeciti
Le piattaforme dovrebbero adottare misure dissuasive per evitare il caricamento ripetuto di contenuti illeciti da parte degli utenti. La Commissione incoraggia vivamente l’ulteriore utilizzo e sviluppo di strumenti automatici per prevenire la ricomparsa di contenuti già rimossi.
Con l’aumento dei contenuti illeciti online, compresi la propaganda terroristica e i discorsi xenofobi e razzisti che incitano alla violenza e all’odio, le piattaforme online hanno un ruolo sempre più importante e devono assumersi maggiori responsabilità sociali.
“Stiamo facendo in modo che sia più facile per le piattaforme adempiere il proprio dovere, in stretta cooperazione con le autorità di contrasto e con la società civile”, ha commentato Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale.
“La situazione non è sostenibile: in oltre il 28% dei casi le piattaforme online impiegano più di una settimana per rimuovere i contenuti illeciti”, ha sottolineato Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali.
“Lo Stato di diritto si applica tanto online quanto offline. Non possiamo accettare un Far West digitale. Dobbiamo agire. Il codice di condotta concordato con Facebook, Twitter, Google e Microsoft dimostra che un approccio basato sull’autoregolamentazione può essere un buon esempio e dare risultati”, ha precisato Vĕra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere.
Dato il ruolo sempre più importante che rivestono nel fornire l’accesso alle informazioni, “la Commissione si aspetta che le piattaforme online agiscano rapidamente nei prossimi mesi, soprattutto sul fronte dell’incitamento al terrorismo e all’odio, già vietato dalla normativa UE sia online che offline”.
La Commissione, si specifica nella nota, “seguirà attentamente i progressi compiuti dalle piattaforme online nei prossimi mesi e valuterà l’eventuale necessità di misure supplementari”, al fine di garantire che i contenuti illeciti online siano individuati e rimossi “in modo rapido e proattivo”.