La digitalizzazione della cultura sarà l’elemento centrale del programma culturale di IF2017, a partire dalla presentazione di Galassia Ariosto, l’archivio digitale realizzato da un gruppo di ricerca della Scuola Normale, a cui sarà dedicato il panel L’Orlando Furioso e il teatro delle passioni, con Lina Bolzoni (sabato 8, Scuola Normale, ore 15.30). Un viaggio fra parole e immagini, amore e follia, a cui seguirà la proiezione, in prima nazionale, del video delle letture dell’Orlando da parte di alcune fra le più interessanti voci del teatro italiano (Peppe Servillo, Anna Bonaiuto e Roberto Herlitzka).
Fitta di appuntamenti la sezione Book(E)Book, ospitata all’interno del Teatro Sant’Andrea. Tra i nomi di spicco: Remo Bodei, che aggiornerà ai tempi della Rete e dei social il suo Geometria delle passioni (Feltrinelli), una riflessione su quanto l’opposizione tra ragione e passioni abbia finito per decretare il fallimento di ogni etica e di ogni politica (domenica 8, ore 17); Alessandro Dal Lago, autore di Populismo digitale. La crisi, la rete e la nuova destra (Raffaello Cortina), un’analisi sullo stretto rapporto tra trionfo del web e ascesa di leader autoritari, da Trump a Putin, da Grillo a Salvini (sabato 7, ore 20.30); e poi Massimo Sideri e Umberto Ambrosoli, a Pisa con il loro Diritto all’oblio, dovere della memoria (Bompiani) per discutere di fonti giornalistiche e privacy, tra desiderio di condividere dati e informazioni sensibili ed esigenza di tutelarli (domenica 8, ore 11).
Da segnalare l’esordio come autore di Tommaso Novi, compositore e musicista pisano, con il suo Mi sono scavato la casa (Ouverture Edizioni) Novi racconta la generazione che trova nella Rete una via d’uscita alle proprie fragilità, il ritratto di un nerd del nuovo millennio tra amore, dipendenza e videogames (venerdì 6, ore 16). Tra gli appuntamenti più attesi le presentazioni di: Far web (Rizzoli), del giornalista e blogger Matteo Grandi, influencer che sfiora i 90mila follower su Twitter (venerdì 6, ore 17); e di Nasci, cresci, posta. I social network sono pieni di bambini: chi li protegge? (Città Nuova), lavoro nato dalla collaborazione tra il giornalista Simone Cosimi e lo psicoterapeuta Alberto Rossetti (venerdì 6, ore 18). La disputa felice (Franco Cesati Editore) di Bruno Mastroianni, sarà l’occasione per parlare di ‘civile’ confronto: “Grazie al web – spiega l’autore – tutti ci siamo avvicinati, ma questo non ci ha reso automaticamente dei ‘buoni vicini’: è qualcosa che dobbiamo conquistare giorno per giorno” (sabato 7, ore 16); mentre Il paradiso dell’ignoranza, da Socrate a Google (Il Saggiatore) di Antonio Sgobba, racconterà con ironia e rigore il dialogo tra grandi filosofi del passato e politici di oggi, ottimisti e pessimisti, poeti e criminali (sabato 7, ore 17). Spazio poi al giornalismo graffiante firmato Il Lercio, con Lo sporco che fa notizia (Shockdom), una raccolta di articoli apparsi sul sito satirico e di inediti, scritti per l’occasione (sabato 7, ore 18).
A #IF2017 riflettori puntati anche sulle giovani celebrities editoriali nate in Rete, come Roberto Emanuelli, protagonista nel 2016 di un caso editoriale intorno al quale è nata un’appassionata comunità sui social, che a Pisa presenterà E allora baciami (Rizzoli), il suo nuovo romanzo in vetta alle classifiche di vendita (venerdì 6, ore 19); Stella Pulpo, autrice del blog “Memorie di una vagina” e una delle voci femminili più amate del web, con Fai uno squillo quando arrivi (Rizzoli) porterà a Pisa una storia ambientata prima dell’avvento delle dating app, quando la tecnologia era imperfetta e l’amore sembrava più facile (sabato 7, ore 19). #TBT Indietro non si torna (Rizzoli) è il titolo della seconda prova da autrice di Sabrynex, una carriera iniziata a 15 anni quando su Wattpad pubblica il suo primo romanzo, che raggiunge i 2 milioni di lettori (domenica 8, ore 16); mentre Federica Manzon, con il suo La nostalgia degli altri (Feltrinelli), parlerà della fatica di capirsi in un mondo dove la verità sta sempre dietro uno schermo e l’autenticità appare una questione fuori moda (domenica 8, ore 18). Tra gli ospiti più attesi #IF2017 c’è sicuramente Luciano Spinelli. Classe 2000, Luciano è tra i principali Muser in Italia, con più di mezzo milione di follower, oltre 75 milioni di cuori sull’app Musical.ly e un account Instagram da 500.000 fan; ha pubblicato nel 2015 il suo primo video sul canale YouTube, oltre 250.000 iscritti, e in pochissimo tempo ha raggiunto 10 milioni di visualizzazioni. A Pisa Luciano farà tappa con il suo #INSIEMEinTour per presentare il suo ‘diario segreto’, Insieme (Rizzoli), e incontrare i fan. Con lui, sul palco del Teatro Verdi, la giornalista Barbara Sgarzi (domenica 8, ore 14).
Sempre in tema di libri, da segnalare il panel Modus Legendi: i lettori scelgono la qualità con Angelo Di Liberto e Carlo Cacciatore, ideatori di un progetto di lettura consapevole che per il secondo anno consecutivo ha portato una comunità di 3000 lettori (nata all’interno di “Billy, il vizio di leggere”, gruppo di oltre 15 mila iscritti su Facebook) ad acquistare in massa il titolo di un piccolo editore con l’obiettivo di creare, attraverso un passaparola di qualità, un caso editoriale (sabato 7, ore 12). E sempre in tema di comunità di lettori, da sottolineare che alle Logge dei Banchi nel giorni del festival, ci sarà un angolo BookTuber, a cura di Ilenia Zodiaco e Matteo Fumagalli, dove chiunque potrà promuovere la propria idea di letteratura ed esprimere i propri pareri sui libri presentati a #IF2017.
Rivoluzione 17 è la pièce che la compagnia I Sacchi di Sabbia, con la scenografia di Giacomo Verde, dedica all’incontro tra due extraterrestri e un Lenin in formato ologramma, mentre sullo sfondo va in scena la presa del Palazzo d’Inverno. Una farsetta tecnologica tra ironia e utopia (prima parte, venerdì 6, ore 18.30; seconda parte, sabato 7, ore 18.30, Teatro Verdi-Sala Tita Ruffo). Anelli, ghirlande e scale: l’illusione e il paradosso di Gödel, Escher, Bach, è il titolo dei due eventi pensati per esplorare il legame tra arte, musica e matematica. Punto di partenza, il volume Gödel, Escher, Bach di Douglas Hofstadter, premio Pulitzer 1980 per la saggistica e fonte di ispirazione per intere generazioni di studiosi dell’intelligenza artificiale. Le due serate (venerdì 6, ore 21 e sabato 7, ore 21, Teatro Verdi-Sala Palcoscenico) saranno condotte da Matteo Bordone con, tra gli ospiti, Francesco Berto, Michele Campisi, Jacopo Ceccarelli (aka 2501), Martino Coffa, Patrizio Fariselli. Lo spettacolo di sabato sera al Verdi terminerà con Area Open Project, il concerto del celebre gruppo musicale attivo dal 1972. (22.30). Sempre il Teatro Verdi ospiterà domenica 8 dalle 17, l’appuntamento con Webnotte e il duo Ernesto Assante e Gino Castaldo.
Al cinema e alle arti visive sarà dedicata la sezione “Visioni”, ospitata all’interno del Cinema Arsenale. Un programma inaugurato da Joan Fontcuberta, fotografo geniale, ma anche artista e critico, intervistato dal giornalista Michele Smargiassi sul tema del potere delle immagini tra finzione e realtà; a seguire la proiezione di “F come falso” di Orson Welles (giovedì 5, a partire dalle ore 20). Storia di una pallottola è il titolo del documentario dedicato all’attività di Emergency in Afghanistan, che sarà proiettato venerdì 6, alle ore 21, alla presenza di Cecilia Strada. 50 anni d’amore sul grande schermo è invece il tema della serata di sabato 7, con la proiezione de Il Laureato, nella versione restaurata (ore 20.30), e di Lei (Her) (ore 22). Domenica 8 l’appuntamento è con Passione e Dolore. Patty Smth e Iggy Pop: il talento e la creatività per resistere alla forza dei sentimenti, una serata introdotta da Ernesto Assante e Gino Castaldo, a cui seguirà la proiezione di To stay alive: a method (ore 20.30), e di Dream of live (ore 22).
Alle Logge dei Banchi: #Peacetherapy. Dalla guerra si può guarire, un’installazione che ricrea l’interno di un ospedale di Emergency con un percorso tematico. Rivoluzione digitale, rispetto dell’ambiente e creatività sono i protagonisti dell’installazione GRUNF, il Dio robot di Andrea Locci con la cura di Fabrizio Tronfi e The egg sentiment, a cura di Fiamma Tortoli: i vecchi materiali di IF destinati al macero diventano creature, fiori, simboli della capacità creativa degli esseri umani. Il rapporto tra “io” digitale e “io” reale è invece al centro del lavoro di Laura De Martino, Face2Face.
Al Centro Congressi le Benedettine protagonista è l’interazione tra uomo e tecnologia. Tra le installazioni da segnalare: Heart Sync, un grande cuore in silicone che pulserà in base alle frequenze dei visitatori che registreranno il loro battito cardiaco (a cura dell’associazione 120 g); Wize Mirror, uno specchio che è un dispositivo multi-sensore che restituisce l’immagine del proprio stato di benessere (a cura di CNR ISTI e IFC); Metapaint Action, un’esperienza artistica che nasce dall’incontro tra gesto fisico e videoproiezioni (a cura di Alma Artis e CNR ISTI). E ancora: Cronos, dispositivo che misura il tempo combinando ciò avviene nello spazio fisico del festival e in quello digitale del canale Twitter (a cura di IGLOR); Mixed reality, area di sperimentazioni tra Realtà Aumentata e Realtà Virtuale (a cura di Andrea Camporeale) e La macchina (a cura di 2501). Da segnalare, infine: The Iceberg, viaggio alla scoperta del “Dark Web”, lo spazio all’insegna dell’anonimità che sfugge ai motori di ricerca (a cura di Giorgio Di Noto e Paola Paleari); e la mostra interattiva Oltre le generazioni, 200 interviste per un mosaico dell’Italia che cambia, a partire da 10 parole-chiave (dall’amore al lavoro, dalle paure ai sogni, da Dio a Internet, dalle frontiere al futuro, dalla felicità alla vita quotidiana), a cura dell’Università di Pisa-Acquario della Memoria.
Confermati gli appuntamenti con la Sentimental Milonga (giovedì 5, Teatro Sant’Andrea, ore 21); la terza edizione della City Track Run, affiancata per la prima volta dalla Fruit Night Run (venerdì 6, ore 20.45).