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A più riprese, negli ultimi anni, Vodafone e Verizon Communications hanno discusso di un possibile nuovo assetto proprietario della joint venture Usa Verizon Wireless, con i due proprietari che, più volte, si sono detti pronti a divorziare, per poi ritornare sui loro passi.
Sulla possibilità di uscire dalla società è tornato di nuovo il Ceo del gruppo britannico, Vittorio Colao, che in un’intervista al Wall Street Journal, si è detto “aperto a qualsiasi eventualità” rispetto al futuro della partecipazione.
Più volte gli azionisti hanno cercato di spingere il management di Vodafone a vendere la quota in Verizon Wireless, anche alla luce della politica sui dividendi del gruppo, che non garantisce il pagamento annuale della cedola. Nel 2012 la società ha distribuito dividendi per 8,5 miliardi di dollari, dei quali a Vodafone sono andati 3,83 miliardi. Nel 2011, dopo aver annunciato il primo dividendo dal 2005, Verizon aveva poi tentato di fare marcia indietro, cercando di non versare i 10 miliardi di dollari promessi (dei quali a Vodafone spettava una quota pari a 4,5 miliardi), salvo poi decidere per il pagamento della cedola.
L’ultimo dividendo, del valore di 923 milioni (1,05 miliardi di euro) era stato riscosso nel 2005. Dopo di che Verizon Communications ne ha bloccato il pagamento, preferendo utilizzare i soldi per appianare il debito. Molti, tuttavia, hanno considerato questa mossa anche un tentativo di spingere Vodafone fuori dalla joint venture. Opzione che il gruppo britannico ha più volte scartato respingendo, nel 2006, l’offerta di Verizon Communications di acquisire la sua quota.
Il mese scorso, quindi, il Ceo Lowell McAdam ha ribadito che Verizon Communications ha la forza di acquistare la quota di Vodafone.
“Abbiamo sempre detto che puntiamo al controllo totale di Verizon Wireless”, ha affermato McAdam, che ha aggiunto: “Penso che un accordo sia realizzabile”.
Parole che hanno fatto tornare alla ribalta la possibilità di un accordo imminente, anche se allo stato non ci sarebbero trattative in atto in questo senso.
Quel che è certo è che i mercati europei stanno pesando molto sul bilancio di Vodafone, per via della crescente concorrenza sui prezzi, della pressione regolatoria e della crisi che sta frenando le spese dei consumatori.
“Gli Usa – ha dichiarato Colao al WSJ – rappresentano la metà del nostro valore e un elemento importante per il prezzo delle nostre azioni, per cui guardiamo alla situazione di questo mercato con molta attenzione e rispetto”.
Ma Colao sottolinea anche che niente è certo per il futuro e che l’azienda non ha preclusioni di alcun tipo sulle opzioni che potrebbero essere valutate.
Secondo Colao, inoltre, l’industria europea dovrebbe “guardare con molta attenzione al modello americano e chiedersi seriamente perchè non è in grado di replicarlo per gli utenti, gli azionisti e i governi europei”.
Detto questo, bisogna chiedersi: “Qual è il valore di questo business? Cosa ci aspettiamo in termini di performance e di dividendi?”, ha aggiunto.
Fino a ora, insomma, le cose sono andate bene così, ma in futuro non è detto.