Italia
Pubblichiamo di seguito il contributo di Giorgio Proietti Silvestri (Fastweb) a margine del workshop “Sviluppo digitale in Lombardia”, promosso dalla Regione Lombardia e da Key4biz e tenutosi a Milano il 13 febbraio 2013.
Fastweb riconosce con estrema soddisfazione che le iniziative intraprese dalla Regione Lombardia in questi ultimi anni stanno portando ad un graduale e concreto miglioramento della copertura e delle risorse a disposizione per i servizi a larga banda, anche nelle aree più remote della Regione.
E’ altrettanto evidente che le aree dove risiede la maggior parte della popolazione e si sviluppa il tessuto produttivo lombardo, hanno oggi bisogno di innalzare il livello della connettività, fino alla banda ultralarga e competere così con i paesi più avanzati. Cosciente di tale irrinunciabile esigenza, Fastweb è certamente il player di riferimento per affrontare l’importantissima sfida.
Dopo aver sviluppato una rete in fibra ottica nell’area metropolitana di Milano, che già fornisce connettività diffusa di tipo FTTH con velocità a 100 Mbps, Fastweb ha infatti recentemente lanciato un ambizioso progetto NGAN su scala nazionale, che prevede investimenti per 400 milioni di euro. In Lombardia sono coinvolte da subito alcune delle principali città della Regione.
L’architettura di riferimento per tale progetto è del tipo FTTS (Fiber To The Street) mediante tecnologia VDSL utilizzando, nel tratto che separa la casa del cliente, il sub loop unbundling, ovvero l’accesso all’ultimo segmento del doppino in rame.
Rispetto alla soluzione che prevede l’arrivo della fibra fino a casa del cliente, l’FTTS presenta notevoli vantaggi in termini di rapidità di realizzazione della infrastruttura, capillarità e copertura della rete a parità di investimenti e minori disagi per i cittadini. L’architettura FTTS è “future proof” in quanto le tecnologie che si stanno affacciando sul mercato permetteranno in breve di superare i 100 Mbps. Inoltre, eventuali futuri prolungamenti della fibra ottica fino alle case e alle aziende, continueranno a sfruttare le fibre ottiche posate per il progetto FTTS.
Per favorire la diffusione di progetti di tale natura, va però evidenziata la necessità di superare le attuali carenze procedurali e attuative nell’applicazione della normativa. Occorre, infatti, evidenziare che frequentemente gli uffici competenti sul territorio si pongono con un atteggiamento passivo, se non addirittura ostruzionistico, nei confronti dei soggetti pronti ad investire nelle infrastrutture TLC. Pur avendo introdotto tecnologie sempre più innovative e meno invasive, l’incertezza dei processi autorizzativi mette a rischio i già rari piani di investimento, con il risultato di dirottarli verso altri territori o altre iniziative.
Occorre pertanto ripensare in maniera concreta le modalità di attuazione delle normative esistenti, inserendo anche forme sanzionatorie nei confronti di soggetti che ostacolano, di fatto, le iniziative volte allo sviluppo e alla modernizzazione del territorio. Con tutte le difficoltà economiche e finanziarie già presenti, questo in Italia francamente non possiamo permettercelo.
#lombardiadigitale: lo speciale di Key4biz