Orange (ex France Telecom) torna a crescere in Francia nel primo semestre del 2017 ed è la prima volta dal 2009. I ricavi domestici della compagnia Tlc sono aumentati dello 0,2% nella prima metà dell’anno, a 8,9 miliardi di euro.
Complessivamente, nei primi sei mesi dell’anno l’azienda ha realizzato ricavi per 20,3 miliardi, in aumento dell’1,1% grazie soprattutto alla forte performance del secondo trimestre, trainata dal mercato interno, dall’Europa, dal Medio oriente e dall’Africa.
Può così finalmente sorridere l’amministratore delegato Stéphane Richard, mettendo in evidenza l’”eccellente” performance a livello europeo e la crescita delle connessioni a banda ultralarga. L’utile netto del periodo si attesta a 830 milioni di euro, in flessione del 75% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando però sui risultati incise positivamente la vendita dell’operatore mobile EE nel Regno Unito.
Su base rettificata, l’Ebitda è cresciuto del 2,2% a 6miliardi di euro.
Da tempo Orange deve fare i conti con la stagnazione del mercato interno delle Tlc, ma oggi l’operatore ha confermato l’obiettivo di chiudere l’anno in attivo.
Secondo Richard sta cominciando a dare i suoi frutti la strategia che punta sulla convergenza digitale nel segmento consumer residenziale e la qualità della rete. Il ritorno del segno più ha un forte valore simbolico per Orange, che negli ultimi anni ha dovuto fronteggiare la fortissima concorrenza dell’operatore low cost Free Mobile (Iliad) che di fatto ha investito come un tornado l’intero business delle Tlc nel paese transalpino.