Fastweb si è aggiudicata il primo posto nella graduatoria della gara per la fornitura dei braccialetti elettronici indetta dal ministero degli Interni lo scorso mese di dicembre.
Nuovi braccialetti servono con una certa urgenza, visti gli ultimi casi di cronaca. L’ultimo in ordine di tempo, che ha risollevato il problema a livello mediatico, è quello dell’attore Domenico Diele, per il quale è stata disposta la detenzione ai domiciliari con braccialetto elettronico a Roma (dove risiede), in seguito all’omicidio stradale di una 48enne lo scorso 24 giugno. Ma l’attore è stato costretto a trascorrere diversi giorni nella casa circondariale di Salerno per mancanza di dispositivi (il braccialetto per Diele è arrivato soltanto il 6 luglio). Per sollecitare l’arrivo del braccialetto è intervenuto anche il ministro della Giustizia Orlando.
Pochi giorni fa sono state aperte le buste relative al nuovo bando, con base d’asta di 37 milioni, che prevede una fornitura di massimo 1.000 dispositivi al mese per 36 mesi prorogabili di altri 9 su richiesta del Ministero dell’Interno (ma la stima complessiva comunque non supera i 10-12 mila apparecchi), oltre alla manutenzione di tutti i braccialetti attualmente in uso.
Alla gara erano state ammesse 3 società: Fastweb in tandem con Vitrociset, Engineering insieme a BT Italia e Telecom Italia.
Quest’ultima, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, sarebbe risultata la migliore nella parte tecnica per mezzo punto rispetto al gruppo guidato da Alberto Calcagno. Ma, come detto, la classifica è provvisoria e Fastweb sarebbe in vantaggio perché l’offerta sarebbe molto più vantaggiosa dal punto di vista economico. L’aggiudicazione dovrebbe arrivare entro un mese.
L’appalto in vigore è stato concesso a Telecom Italia il 31 dicembre 2011 e prolungato fino al 31 dicembre 2018 e riguarda la fornitura di 2 mila braccialetti elettronici nel quadro di un appalto complessivo di valore superiore a 500 milioni.
Ma Con la legge 10/2014 di conversione del decreto Svuota-carceri è stato stabilito il ricorso allo strumento elettronico come regola generale, salvo intervento del giudice. Una modifica che di fatto ha aumentato l’utilizzo del braccialetto e le richieste, rendendo così insufficienti i 2.000 braccialetti forniti da Telecom Italia.