Europa
Quella appena passata è stata una settimana importante per l’industria europea delle telecomunicazione e, soprattutto, per il Commissario Neelie Kroes, che ha portato a casa un risultato importante, impensabile fino a un anno fa: tutti gli Stati membri hanno infatti sostenuto la sua proposta di arrivare nel più breve tempo possibile a un mercato unico delle telecomunicazioni in Europa, per superare l’attuale frammentazione e dare alle telco la possibilità di competere meglio con i concorrenti asiatici e americani.
Un ‘sogno’, quello del mercato unico, sicuramente auspicato dagli operatori telefonici, che chiedono da tempo ai regolatori maggiore flessibilità per rafforzarsi oltre i mercato domestici.
Secondo Vittorio Colao, Ceo di Vodafone, “A Bruxelles c’è finalmente la consapevolezza che l’industria delle telecom può apportare un enorme contributo alla produttività e alla crescita. Bisogna ora passare alla fase di attuazione e garantire il consolidamento, fare in modo che lo spettro sia assegnato a chi ha realmente intenzione di usarlo e ridurre al minimo la regolamentazione”.
Quello del mercato unico, ha affermato Colao in una videointervista al Financial Times, è “un sogno che si avvera” per tutti coloro i quali hanno sempre creduto nelle potenzialità di un’area economica in cui 500 milioni di persone possano muoversi liberamente, fruire degli stessi servizi con un unico quadro regolatorio.
Certo, ha spiegato, non si potrà realizzare da un momento all’altro “ma è in questa direzione che dovrebbe orientarsi una visione di lungo periodo”.
Le telco, ha aggiunto, hanno continuato a investire pesantemente nonostante la crisi: “Le telco – ha detto – stanno facendo la loro parte per rendere le infrastrutture europee più moderne e avanzate e dare ai cittadini le piattaforme digitali di cui hanno bisogno per fare affari, divertirsi, scambiarsi informazioni”.