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5G, ecco perché le telco in Cina ci puntano forte

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Il Governo sta incentivando la diffusione del digitale in Cina, dove sono previsti investimenti 5G per 180 miliardi di dollari in sette anni dai carrier per lo sviluppo del nuovo standard wireless.

Gli standard 5G, in via di sviluppo, promettono velocità di connessione wireless 40 volte superiori al 4G. La nuova tecnologia è ancora in fase embrionale, i nuovi standard tecnologici sono ancora in fase di elaborazione, ma gli operatori mobili cinesi hanno preso le cose molto sul serio. Un’analisi del sito americano Forbes sintetizza le ragioni di questo forte impegno cinese per il 5G.

ricordando come l’adozione dei dati in mobilità in Cina sia in rampa di lancio, con un incremento dei sottoscrittori 4G in crescita del 55% in un anno ad aprile.

Il motivo di questa profonda impennata è da ricercare nel processo di digitalizzazione dell’economia in atto nel paese e nella spinta del governo di Pechino a migliorare la connettività in Rete e di ridurre i prezzi di connessione, nel quadro di trasformazione dell’economia dalla manifattura ai servizi.

 

Piani ambiziosi e possibilità di un Level Playing field nel paese

Analizzando il quadro degli operatori, secondo Forbes, China Mobile, il primo operatore mobile del mondo, ha annunciato i primi test sul 5G per quest’anno, aggiungendo che la realizzazione dei primi network 5G nelle maggiori città cinesi potrebbe partire già nel 2018.

Il carrier vuole partire con il pieno deployment commerciale del 5G nel 2020.

La più piccola rivale China Unicom vuole realizzare le tecnologie 5G in collaborazione con Qualcomm. C’è da dire che la realizzazione delle nuove reti 5G richiederà molti fondi, visto che i network di nuova generazione viaggeranno principalmente sulle alte frequenze dello spettro radio su onde millimetrico, in banda compresa fra 3 e 5 Ghz.

Un utilizzo dello spettro che richiederà un maggior spfrozo di riuso delle frequenze e di un numero maggiore di stazioni base per arrivare allo stesso livello di copertura del 4G.

Secondo stime di Jefferies equity, i tre maggiori operatori Tlc cinesi (China Mobile, China Unico e China Telecom) spenderanno fino a 180 miliardi di dollari in sette anni per la costruzione del 5G, ben il 48% in più dei 117 miliardi di dollari investiti in Cina dai tre maggiori operatori del paese per il 4G fra il 2013 e il 2020.

Tutti e tre i maggiori carrier del paese dispongono già di reti a a banda larga fissa, con una crescente presenza di fibra ottica, e questo fattore sarà di certo un plus perché il network fisso fungerà da ‘backhaul’ delle loro reti 5G.

Anche il fornitore di apparati di rete Huawei sta investendo molto in attività di ricerca per il 5G e nello sviluppo di nuovi brevetti tecnologici, e questo rappresenta un ulteriore vantaggio per i carrier cinesi, che potranno contare su un fornitore anch’esso cinese.

Ci sono poi alcuni segnali politici non secondari, che potrebbero fungere da volano per il rapido sviluppo del nuovo standard di servizi Tlc nel paese asiatico. Per esempio, l’anno scorso Pechino ha rivisto la sua policy di assegnazione dello spettro, il che potrebbe risultare nell’assegnazione delle frequenze 5G su base più orientata al mercato e quindi competitiva, tramite gare d’asta, invece della solita assegnazione amministrativa usata in passato.

Una svolta che potrebbe creare un Level Playing Field aperto alla concorrenza, di cui il 5G potrebbe giovarsi (diversamente da quanto avvenuto in passato con il ciclo di sviluppo de 4G). All’epoca del 4G le licenze furono assegnate in prima battuta a China Unicom e China Telecom e dopo un anno a China Mobile.

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