Nel 2016 l’economia italiana ha confermato un lento percorso di ripresa, comune alla quasi totalità delle
componenti, ma non tale da consentire un pieno ritorno ai livelli pre-crisi. Nella media annua un andamento di segno positivo ha caratterizzato anche gli investimenti in macchinari e attrezzature, componente che nei diversi trimestri del 2016 ha mostrato tendenze altalenanti e che svolge un ruolo importante come propulsore della crescita.
Questo il contesto da cui prende le mosse l’Osservatorio dell’industria italiana dell’automazione realizzato da ANIE Automazione. “I dati confermano un andamento positivo del comparto anche per il 2016 – si legge nell’introduzione della pubblicazione, firmata dal Presidente ANIE Automazione Fabrizio Scovenna – con un incremento del mercato e del fatturato delle aziende associate che si è assestato intorno al 4,7% medio, in relazione alle tecnologie e alle applicazioni rappresentate da ANIE Automazione. I risultati indicano che l’automazione sta diventando l’elemento chiave nella rivoluzione industriale, dettata dai principi di Industria 4.0, che sempre più sta permeando il tessuto industriale italiano ed internazionale”.
Fra i comparti più dinamici si conferma l’automazione industriale manifatturiera e di processo, espressione nel 2016 di un volume d’affari aggregato di 4,3 miliardi di euro. Nel 2016 il comparto ha registrato una crescita del fatturato totale del 4,0 per cento a valori correnti (+7,1 per cento la corrispondente variazione nel 2015), in linea con le tendenze al rialzo evidenziate nel triennio precedente. L’industria italiana fornitrice di tecnologie per l’automazione non solo ha da tempo pienamente recuperato, ma anche superato – di oltre dieci punti percentuali – i livelli del volume d’affari espressi nel periodo precrisi.
L’accelerazione della ripresa nel mercato interno e, in particolare il consolidamento del ciclo degli investimenti, gioca altresì un ruolo rilevante per lo sviluppo dei settori manifatturieri più avanzati. Ampie attese sono legate soprattutto all’implementazione del Piano Industria 4.0 che potrebbe offrire un importante sostegno alla domanda di tecnologie innovative.
Particolarmente dinamici i segmenti wireless e telecontrollo.
Bene anche l’export, nel 2016 le vendite estere di tecnologie per l’automazione industriale hanno mostrato un incremento su base annua del 2,2 per cento.
In particolare, si legge tra i dati dell’Osservatorio, nel 2016 la Germania – che si conferma con una quota pari al 13 per cento sul totale esportato primo mercato di destinazione delle tecnologie italiane per l’automazione industriale, seguito da Francia (9%) e USA (8%) – si è caratterizzata per una domanda vivace e superiore al 5,0 per cento annuo.
L’Osservatorio contiene le testimonianze dei principali attori del mondo dell’automazione, un corposo inserto con i dati del settore e un focus dedicato quest’anno alla cyber security.
Cyber sicurezza che costituisce, del resto, una componente essenziale del “valore” che l’impresa è istituzionalmente chiamata a generare per i propri stakeholder, nei confronti dei quali ha precisi obblighi di protezione.
Argomento che diviene centrale soprattutto in relazione alla diffusione dell’IoT (Internet of Thing), come anche del cloud, dei big data, della robotica, del mobile networking, dal momento che consente di interconnettere miliardi di dispositivi in tutto il mondo che, a fronte della loro capacità di generare dati ed informazioni, devono essere gestiti e protetti dalle aziende e dalle organizzazioni che li abilitano e li portano sul mercato.