Il codice a barre GS1 compie 40 anni

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Negli ultimi 40 anni abbiamo assistito ad importanti innovazioni cha hanno avuto origine dal forte spirito collaborativo tra le imprese. Grazie a nuove tecnologie, nuove applicazioni e nuovi ambiti, l’impatto degli standard di GS1 è in continua evoluzione, ispirato come sempre alla stretta collaborazione tra i leader dei diversi settori, al fine di migliorare il modo di fare business.

 

Dal primo codice a barre alla definizione del Catalogo elettronico, passando per lo sviluppo dell’EPCglobal e della tecnologia RFID, tutto è stato fatto insieme secondo lo spirito di collaborazione che da sempre anima GS1.

 

Questi sviluppi ci portano a ripercorrere i 40 anni trascorsi, ed in particolare l’ultimo decennio, e constatare quanto lontano siamo arrivati.

 

LE TAPPE PRINCIPALI

 

3 Aprile 1973

Negli Stati Uniti, le principali aziende leader  selezionano un singolo standard per l’identificazione dei prodotti – il Codice Prodotto Universale (UPC) – tra sette possibili opzioni di scelta.

Ancora in uso oggi, l’UPC è stato il primo codice a barre GS1.

 

1974

Viene fondato negli Stati Uniti l’UCC (Uniform Code Council), l’organizzazione non-profit per gli standard (GS1 US).

 

26 giugno 1974

All’interno di un supermercato Marsh in Ohio, Stati Uniti, un pacchetto di gomme da masticare Wrigley’s diventa il primo prodotto con il codice a barre GS1 ad essere scannerizzato.

 

1976

Sulla base del codice a barre originale  GS1, viene aggiunta una 13esima cifra, consentendo al sistema di identificazione di diventare globale.

 

1977

Viene fondata EAN (Eureopen Article Numbering), l’organizzazione non-profit per gli standard di identificazione (GS1). Con sede a Bruxelles, EAN è composta da 12 Paesi Europei, fra cui l’Italia. Insieme  lanciano il sistema di identificazione GS1 per migliorare l’efficienza della supply chain nel settore retail.

 

1978

Nasce Indicod, l’associazione che in Italia si occupa della diffusione degli standard adottati a livello mondiale.

Al momento della sua nascita, le imprese associate sono 60.

 

1983

L’utilizzo degli  standard GS1 si allarga: grazie anche ai codici a barre ITF-14, la tecnologia GS1 non viene  più utilizzata solamente alle casse dei supermercati, ma si estende anche ad altri ambiti, come la logistica.

 

1989

Gli Standard GS1 raggiungono il settore della logistica con i codici a barre GS1-128.

 

GS1 compie Il primo passo nel e-Business con la versione originale del manuale EANCOM, uno standard internazionale per lo scambio elettronico di dati (EDI).

 

1990

L’UCC (GS1 US) e l’EAN International (GS1) siglano un accordo di cooperazione formalizzando il loro intento di co-gestire gli standard globali. Con questo accordo, GS1 allarga la sua presenza a 45 Paesi.

 

1993

Nasce  ECR Italia, l’associazione che raggruppa le principali aziende di marca e della distribuzione moderna, con la finalità di innovare i processi per migliorare l’efficienza di filiera.

 

1995

GS1 amplia l’uso dei propri standard nella Sanità, con un primo progetto di collaborazione.

 

1996

Viene lanciata SC31, la commissione dell’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione, preposta all’identificazione automatica e agli standard per il trattamento dei dati, sancendo così la cooperazione internazionale sullo sviluppo e l’utilizzo di nuovi standard.

 

1999

Nasce press il MIT (Massachusetts Institute of Technology) il Centro Auto-ID, con lo scopo di sviluppare l’etichetta elettronica EPC (Electronic Product code).

 

Vengono approvate le specifiche relative al GS1 DataBar (un codice con un ridotto spazio dedicato ai simboli).

 

2000

All’inizio del nuovo millennio, GS1 è presente in 90 Paesi.

 

2002

Viene lanciato il GSMP (Global Standards Management Process), processo che fornisce ai membri di GS1 uno spazio per la manutenzione e la progettazione di nuove soluzioni per le loro aziende, basate sugli standard.

 

2003

GS1 crea EPCglobal e prende il via il suo sviluppo.

Il GS1 Data Matrix (il primo simbolo bidimensionale adottato da GS1) viene approvato.

 

2004

GS1 rilascia il primo standard per  l’identificazione in Radio Frequenza (Gen2).

 

Nasce il GDSN (Global Data Synchronisation Network), conosciuto come Catalogo elettronico, un’iniziativa globale basata sull’utilizzo di internet, che permette ai partner commerciali uno scambio efficiente di informazioni e dati.

 

Indicod e Ecr Italia si fondono. L’unione delle due Associazioni  intende valorizzare e potenziare le sinergie derivanti dalla identica missione, per una maggiore diffusione dei progetti e delle soluzioni.

 

2005

Il nuovo nome dell’organizzazione, GS1, è lanciato in tutto il mondo.

 

2007

WCO (World Customs Organisation) e GS1 firmano un protocollo d’intesa per supportare e favorire l’armonizzazione degli standard utilizzati nelle Dogane.

 

GS1 entra nel mondo delle soluzioni B2C. Lo scopo è quello di fornire standard aperti per collegare le informazioni di prodotto con I consumatori e le aziende grazie a dispositivi mobili.

 

In Italia il Ministero delle Comunicazioni firma il decreto che liberalizza le radio frequenze per i dispositivi RFiD. La liberalizzazione permette di dar via alle sperimentazioni della tecnologia e delle sue possibili applicazioni.

 

2011

GS1 amplia la propria offerta grazie all’approvazione del QR Code GS1.

 

2012

Le aziende associate a GS1 Italy |Indicod-Ecr sono 35.000.

 

2013

Con una presenza in 111 Paesi nel mondo, GS1 celebra il 40esimo anniversario del linguaggio globale del business.

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