Dopo mesi di tira e molla, il consorzio di banche newyorkese R3 ha chiuso un round record di finanziamenti per 107 milioni di dollari per lo sviluppo di un sistema basato sulla tecnologia blockchain. Lo ha reso noto oggi R3, precisando di aver raccolto l’iniezione di capitale di 107 da 43 istituti finanziari, fra cui la società d’investimenti statale di Singapore Temasek e Intel Capital, il braccio di venture capital della statunitense Intel.
La tecnologia, basata su un libro mastro in rete nel quale i diversi record sono immagazzinati a blocchi, è finalizzato all’automazione delle reti complesse di verifica e scambio fiduciario alla base dei moderni sistemi finanziari.
La blockchain promette di abbattere i costi di gestione operativi del settore finanziario nell’ordine di miliardi di dollari.
Secondo la ricostruzione del Financial Times, la raccolta fondi del consorzio è stata tutt’altro che facile e si è chiusa dopo sette mesi di negoziati su quale soluzione tecnologica avallare.
Alcuni membri della prima ora del consorzio, fra cui Goldman Sachs, JPMorgan e Morgan Stanley non sono più sicuri di voler partecipare all’iniziativa e stanno meditando di ritirarsi senza investire.
Altri membri, come Digital Asset Holdings e Axoni, invece hanno deciso di saltare il fosso e sostenere progetti concorrenti.
Fra coloro che invece hanno preso parte al round di investimenti si annoverano Barclays, Bank of America, Merrill Lynch, Credit Suisse, UBS e HSBC.
L’aumento di capitale è avvenuto in tre fasi, con i primi due round riservati ai membri del consorzio più Intel Capital e il terzo invece aperto a tutti.
La blockchain è principalmente conosciuta come il sistema per la gestione delle transazioni in bitcoin, ma sono molti gli utilizzi potenziali nel settore finanziario che potrebbero trarre vantaggi dal sistema. In particolare, la blockchain promette di abbattere i costi e semplificare i sistemi di back office, consentendo di unificare le diverse piattaforme tecnologiche utilizzate dai player finanziari e assicurativi restando in linea con le stringenti normative per la security sul reporting degli scambi finanziari e le valutazioni dei portafogli.
R3 intende usare i fondi raccolti per assumere un numero congruo di ingegneri e specialisti software per sviluppare il sistema Corda, la sua piattaforma in via di sviluppo.
Al momento R3 conta un centinaio di dipendenti e si autodefinisce come il centro di gravità de facto della tecnologia blockchain nei mercati finanziari all’ingrosso.