gli obiettivi del 2017

PagoPA, la piattaforma per pagare online tasse e multe. A che punto siamo?

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PagoPA è stata ideata nel 2013 da AgID per far pagare online ai cittadini tasse, imposte e multe. In 4 anni le transazioni sono state solo 1,6 milioni, “10 milioni entro il 2017”, è l’obiettivo del Commissario Piacentini che promette l’app su smartphone entro la fine dell’anno. Ce la farà?

Il team per la trasformazione digitale dell’Italia, guidato dal commissario Diego Piacentini, attraverso PagoPA vorrebbe ridurre drasticamente le code che i cittadini fanno agli sportelli per pagare multe, tasse e imposte alla Pubblica amministrazione.

PagoPA è la piattaforma ideata nel 2013 dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) con l’intento di farla diventare il nodo unico dei pagamenti pubblici in Italia. In 4 anni le transazioni totali sono ferme a circa 1,6 milioni e il motivo è spiegato bene da Giuseppe Virgone, che nella squadra di lavoro di Piacentini si occupa dei pagamenti digitali: “PagoPA è stato ottimizzato per i processi amministrativi (rendicontazione e riconciliazione) e non per il cittadino e la sua user experience. Né il cittadino né le Pubbliche Amministrazioni ne percepivano i vantaggi”.

PagoPa_dati_transazioni_comuni

Ora il team per la Trasformazione digitale vuole rivoltare come un calzino la piattaforma e svilupparla pensando a tutte le esigenze e comodità del cittadino, a partire da un’applicazione facilmente utilizzabile da mobile. E ancora:

  • migliorare la user experience offline (avvisi di pagamento cartacei) del cittadino;
  • aumentare la qualità e il numero dei servizi esposti sul nodo PagoPA dalle pubbliche Amministrazioni centrali e locali (come ad esempio parcheggi e trasporto pubblico locale);
  • cambiare l’architettura del nodo da un puro hub che smista transazioni verso il mondo bancario ad un vero e proprio sistema di pagamento che si apre al mondo delle soluzioni innovative e non-tradizionali (come ad esempio PayPal, Satispay e Masterpass).

Il tutto nel rispetto delle normative europee sui pagamenti (PSD e PSD2).

PagoPA, ecco come funzionerà (Video)

PagoPA, gli obiettivi

Oggi i pagamenti digitali alla Pubblica amministrazione con PagoPa si possono effettuare solo accedendo alla piattaforma dedicata, “entro la fine del 2017 direttamente sul proprio smartphone”, è questa la promessa che si legge in un post scritto da Virgone.

E di sicuro quando i cittadini avranno l’app tra le mani le transazioni aumenteranno fortemente: “arriveremo a 10 milioni entro il 2017 e 30 milioni a fine 2018”, è la promessa questa volta annunciata da Diego Piacentini, commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale. In poco più di 6 mesi, quindi, Piacentini è convinto che attraverso PagoPA verranno effettuate 8,5 milioni di pagamenti digitali alla PA. Una scommessa facile o difficile da vincere? In caso di successo la vittoria sarebbe dell’intero Paese perché vedrebbe un’impennata dei pagamenti digitali con un relativo ventaglio di vantaggi per lo Stato e per tutti: meno carta, più soldi pubblici risparmiati, meno errori umani di rendicontazione e meno file dei cittadini agli sportelli.

Ad oggi la quota di 10 milioni di transazioni da raggiungere in 6 mesi sembra utopistica perché su 8mila Comuni, nel 2016 solo 2mila hanno aderito a PagoPA, nonostante fosse obbligatorio farlo entro il 2015, e al momento solo 7 grandi città (Bari, Firenze, Milano, Palermo, Roma, Torino e Venezia) partecipano al progetto per diventare i comuni pilota dell’iniziativa. A fine anno faremo il bilancio.

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