La realizzazione delle prime reti 5G è attesa per il 2019, al più tardi 2020. Un’infrastruttura che consentirà di connettere tra loro dispositivi di nuova generazione, macchine con le macchine, macchine con esseri umani, macchine ed edifici, tra cui la nostra casa.
Parliamo di Internet of Things, Machine-to-Machine, smart cities e smart home, con effetti tangibili sui mercati finanziari e le economie territoriali.
Proprio in questi giorni il Ministro delle Comunicazioni e Mass Media, Nikolai A. Nikiforov, ha annunciato un Piano in Russia per la digital economy che include la realizzazione di infrastrutture 5G in otto grandi città con più di 1 milione di abitanti entro il 2020.
Successivamente, entro il 2025 il network 5G sarà esteso a 15 grandi città della federazione.
Una delle industrie che più di altre sfrutterà a pieno le potenzialità della tecnologia 5G, invece, sarà quella automotive, con le auto connesse in rete, a guida automatica e con intelligenza artificiale integrata. I vari settori manifatturieri e dei servizi saranno coinvolti direttamente dalla trasformazione tecnologica, con un aumento delle spedizioni, dei ricavi e dei posti di lavoro.
Le reti 5G saranno degli abilitatori della trasformazione digitale del settore e il loro impatto è quantificato da un nuovo studio Qualcomm attorno al 20% del mercato automotive. Il Rapporto “5G Mobile: Disrupting the Automotive Industry” quantifica tale ‘impatto’ sull’intera filiera per il 2035 in un valore aggiunto pari a 2.400 miliardi di dollari.
Complessivamente, la 5G economy mondiale è stimata raggiungere un valore ragguardevole di 12.300 miliardi di dollari, circa 3.000 miliardi del PIL globale nel 2035, per 22 milioni di nuovi posti di lavoro.