World Economic Forum: comunicazione digitale chiave strategica per uscire dalla crisi

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COMUNICATO STAMPA


Circa 2000 partecipanti; 53 partner ufficiali tra istituzioni pubbliche e aziende private, associazioni, media (nazionali ed internazionali); 130 relatori tra opinion leader italiani ed esteri, imprenditori, top manager e giornalisti; 42 sessioni di lavoro tra keynote, workshop, dibattiti, e sessioni plenarie, 50 incontri di “Business Matching”. Questi i principali numeri del World Communication Forum 2013, la due giorni dedicata al mondo della comunicazione istituzionale, digitale e d’impresa che ha riunito il Forum della Comunicazione e il Forum della Comunicazione Digitale in un unico grande evento di levatura internazionale

 

Organizzato da Comunicazione Italiana, il primo Business Social Media italiano che unisce oltre 57.000 top manager e professionisti della comunicazione, il World Communication Forum ha evidenziato l’importanza della comunicazione come driver di sviluppo per il paese, ma anche il drammatico cambiamento – sia nei contenuti che nelle strategie – in atto in tutti gli ambiti del settore, dalla pubblicità alle public relations.

 

Lo slogan “Welcome to the Social Economy” è il concetto base su cui si è sviluppato il ricchissimo programma della due giorni, in cui sono stati affrontati i temi legati al cambiamento della comunicazione nella società e nell’economia contemporanee. Grande successo per il “Business Matching Program”,  inaugurato durante la scorsa edizione del Forum della Comunicazione, che ha messo in relazione aziende e player del settore, creando interessanti opportunità di business, come confermato da Paolo Torchetti, Fondatore di BrandPortal: “Molto efficace il Business Matching Program, una formula davvero interessante che grazie al formato così breve permette di gettare le basi per un vero follow-up.

 

Significativi i risultati del sondaggio d’opinione, dal titolo “OPINIONE PUBBLICA: parole chiave e comunicazione istituzionale attraverso i mass media”, effettuato proprio per l’occasione dall’Istituto Piepoli. La ricerca dell’Istituto ha confermato che l’86% degli italiani ritiene che la comunicazione sia una chiave strategica utile ad uscire dalla crisi economica, mentre l’89%, ritiene importanti gli investimenti in tal senso in particolare nella Pubblica Amministrazione, percentuale in crescita del 2% rispetto al 2012 e di ben il 12% superiore rispetto ad un sondaggio analogo condotto nel 2011.

 

La ricerca rivela inoltre quelle che secondo gli italiani sono le parole chiave della comunicazione nel 2013 – 2014: guida il “Lavoro”, seguito dal termine “Innovazione”, che sorpassa la parola “Crisi”. L’innovazione guida la lista delle priorità su cui investire, nell’ambito della comunicazione, con il 47% delle preferenze. Interessante anche il focus sui canali e i media preferiti dagli Italiani: la TV rimane il mezzo di comunicazione preferito , ma perde terreno (-23%) a favore del Web (+22%).

 

Tra i numerosi interventi ha riscosso particolare interesse il keynote d’apertura “An Evolutionary Digital World: Omnivors, Social Video and Showrooming“, di Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers, che rappresenta in Italia comScore, che ha presentato i dati di una ricerca sulle abitudini degli utenti internet Italiani: “Dopo avere cercato di prevederne gli effetti per anni, ora i cambiamenti generati dalla rivoluzione digitale cominciano a manifestarsi in tutta la loro concretezza e forza. In Italia una pagina web su 10 è visualizzata attraverso dispositivi mobili; i video on-line sono visti da 24 milioni di italiani attraverso il PC fisso e da 10,5 milioni di italiani attraverso gli smartphone, dato, quest’ultimo, che registra una crescita anno su anno del 175%. 7,3 milioni di Italiani condividono ogni mese foto e video mentre 5 milioni effettuano acquisti attraverso il proprio smartphone. Si tratta di incredibili opportunità da cogliere“, afferma Angelini.

 

Ha inaugurato invece le main session del Forum il dibattito Social engagement from global to local and the other way around: what strategy to create portable and fluid content?”, cui hanno partecipato speaker di altissimo livello dal mondo accademico, dei media e dell’impresa. Al centro della sessione, uno dei temi più dibattuti nel mondo della comunicazione: come creare social engagement, sia a livello globale che locale, attraverso un ripensamento dei contenuti per renderli adatti alla condivisione sui diversi media.

 

Un altro dei temi portanti del World Communication Forum è stato quello del ruolo dei vari player nelle complesse dinamiche che influiscono sulla  costruzione dell’autorevolezza e della fiducia del pubblico nei confronti di brand, istituzioni e media: di questo si è discusso nella sessione di chiusura della prima giornata, intitolata “Publishers, Journalists, Institutions, Communicators, Influencer: Redefine roles and rules to rebuild an effective trust” in cui è intervenuto il direttore dell’Ufficio relazioni esterne della Polizia di Stato, Maurizio Masciopinto, che ha sottolineato come sia “importante comunicare con i cittadini in maniera giusta, velocemente, dicendo la verità, raccontando le cose come stanno, sapendo anche chiedere scusa quando si sbaglia. Attraverso questo percorso, tracciato dal prefetto Antonio Manganelli, ci stiamo muovendo e i sondaggi di ricerca ci confermano che siamo ai vertici nella fiducia verso le istituzioni“.

 

La seconda giornata si è aperta invece con una serie di keynote più focalizzate sulle opportunità offerte dalla rivoluzione digitale, come quello di Dario Caiazzo, General Manager Ebuzzing Social Italia: “Tra il 2011 e il 2012, YouTube ha registrato più di un trilione di visualizzazioni, pari a quasi 140 view per ogni persona sulla Terra. Si stima che gli investimenti per la pubblicità video online raggiungeranno 10 miliardi di dollari. In 15 minuti ho provato a svelare cosa c’è dietro le visualizzazioni record di Gangnam Style o dei commercial come quelli del Super Bowl tenendo ben presente il nostro motto di sempre Viral Video Content is king distribution is queen.” 

 

 L’opening Talk Show della seconda giornata – intitolato Growing brands through social connections in a smart city contest – ha esplorato poi  le innumerevoli opportunità offerte dalle nuove modalità di engagement per i brand, anche all’interno dell’orizzonte tecnologico delle smart city, un ambiente futuristico ma in parte già reale, in cui dispositivi di ogni tipo comunicano tra di loro, aprendo nuove possibilità di interazione e condivisione. Alla discussione ha partecipato anche Veronica Diquattro, Responsabile del mercato italiano di Spotify, che evidenzia come “Spotify ha portato in Italia un nuovo modo di ascoltare la musica, mettendo a disposizione degli utenti 20 milioni di brani accessibili in streaming on demand, in modo facile e istantaneo Con Spotify le abitudini di consumo di musica cambiano, passando dal possesso all’accesso completamente legale. Il servizio, infatti, nasce proprio come alternativa alla pirateria musicale: dal momento del lancio ad oggi, Spotify ha conferito ai titolari dei diritti d’autore oltre 500 milioni di dollari e ci aspettiamo di conferirne altri 500 in un solo anno per il 2013“. Grande partecipazione anche al successivo dibattito, in cui protagonisti del mondo della comunicazione hanno discusso dell’evoluzione del linguaggio, dei contenuti e delle strategie tra Internet Advertising e Digital PR.

 

Gran finale con la plenaria di chiusura dal titolo “E-Commerce and Mobile Marketing to develop global retailing“. La crescita della diffusione dei dispositivi mobili – infatti – sta modificando non solo il modo in cui le persone accedono alle informazioni, le trattano e le condividono, ma anche il loro comportamento di acquisto: questo significa ripensare alle campagne di marketing, ma anche al concetto stesso di marketplace.

 

“Il World Communication Forum quest’anno ha saputo interpretare l’integrazione sempre più profonda  tra la comunicazione “tradizionale” e le nuove frontiere aperte dalla rivoluzione digitale, unendo le voci dei più influenti protagonisti in una due giorni di lavoro, che si conferma ancora una volta come il principale evento italiano nel campo della comunicazione. La vasta gamma degli argomenti trattati e le differenti professionalità dei tantissimi relatori e ospiti che hanno partecipato o assistito alle varie sessioni della manifestazione, sono state la base del successo dell’iniziativa, confermando la reputazione ereditata dal Forum della Comunicazione e dal Forum Digitale: anche quest’anno abbiamo avuto l’onore di ospitare manager e opinion leader di assoluto spessore e carisma, che hanno disegnato e descritto alla vasta platea l’attuale scenario della comunicazione in Italia e nel mondo.” ha affermato Fabrizio Cataldi, fondatore di Comunicazione Italiana, alla chiusura dei lavori del World Communication Forum 2013.

 

Per maggiori informazioni sui protagonisti del World Communication Forum 2013   potete visitare il sito www.forumcomunicazione.it.

 

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