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È stato pubblicato, qualche giorno fa, il nuovo Rapporto di IDC sulle Smart city a livello globale: “Business Strategy: IDC Government Insights’ Smart City Maturity Model — Assessment and Action on the Path to Maturity”. Un documento destinato a tutte quelle municipalità che hanno intenzione di intraprendere la strada del rinnovamento a partire dall’utilizzo di tecnologie avanzate, da infrastrutture di nuova generazione, dall’innovazione di processo, dall’introduzione di misure per l’efficienza energetica e dalla sostenibilità ambientale. Basato su una ricerca indipendente, ‘Smart city maturity model’ intende aiutare le amministrazioni pubbliche e le aziende nel valutare la situazione, le criticità, le soluzioni e gli obiettivi per affrontare la sfida del cambiamento e per individuare il modello giusto di Smart city da attuare.
Non è semplice mettere tutti i soggetti attorno ad un tavolo, trovare un punto di comune accordo, applicare innovazione e trovare le risorse necessarie per avviare i progetti. Il modello proposto da IDC cerca di individuare una soluzione anche a questo problema, mostrando in che modo si organizza efficacemente un progetto e si sviluppano le successive fasi di attuazione. Ogni strategia, infatti, si concretizza attorno a delle idee specifiche, a dei focus point, a dei fini condivisi e a degli strumenti efficaci per sviluppare coesione territoriale. Su questi elementi si procede nel difficile processo decisionale che porta all’avvio dei lavori.
Quattro i punti cardine del Rapporto:
- valutazione delle competenze e delle risorse disponibili
- dare priorità all’innovazione tecnologica, allo sviluppo di partnership e agli investimenti in infrastrutture
- individuare e risolvere possibili gap tra dipartimenti della Pubblica Amministrazione coinvolti nel progetto e tra le business unit di un’azienda
- definire obiettivi di medio e lungo termine e stabilire gli interventi
Molte amministrazioni cittadine hanno le idee chiare su come procedere verso la nascita di una Smart city, ma molte altre trovano difficoltà ad indentificare gli obiettivi di massima, gli strumenti giusti e trovare le risorse necessarie. “Non è semplice dare il via ad un processo di trasformazione ed innovazione così profond,o in una città di medie e grandi dimensioni – ha spiegato Ruthbea Yesner Clarke, direttore della Ricerca – area Smart City Strategies presso IDC – lo Smart City Maturity Model si propone allora come strumento prezioso per aiutare queste realtà nella valutazione dei progetti, delle soluzioni tecnologiche e dei processi di sviluppo più efficienti“.
Il Rapporto individua cinque passaggi nel processo di avvicinamento alla Smart city:
- uno stage definito ad hoc, con il coinvolgimento delle aree per la pianificazione dei progetti
- cooperazione e collaborazione interna per individuare strumenti e risorse, sviluppare linguaggi comuni e trovare soluzioni per il superamento di ostacoli di natura burocratica e amministrativa
- nascita di gruppi dedicati alla definizione di una strategia comune e dei processi di base per la scelta delle tecnologie e il reperimento dei finanziamenti, in accordo con tutte le parti interessate
- l’introduzione di sistemi per l’aggregazione dei dati e la loro elaborazione finalizzata all’emergere di modelli di intervento più efficaci e pervasivi
- formulazione di un progetto di smart city sostenibile, IT based e in grado di proporre una governance di sistema per sviluppare tutti i punti del piano di interventi concordato
Al momento non sono moltissime le città in tutto il mondo che hanno intrapreso questo lungo e complesso processo di trasformazione. Ancora meno sono quelle che hanno adottato un modello di Smart city efficace ed avanzato. Per tutti questi motivi il documento di IDC assume una rilevanza maggiore nel contesto internazionale e allo stato dell’arte delle città intelligenti. Uno strumento in più per diffondere e promuovere l’idea di città sostenibile, attenta ai cittadini, alla qualità della vita e al verde, grazie allo sfruttamento efficiente delle risorse naturali, energetiche, tecnologiche, culturali e amministrative di cui una comunità dispone.
(f.f.)