Audience Tv, ecco come cambia al tempo dei social network. Twitter ucciderà l’Auditel?

di Raffaella Natale |

L’attività sulle reti sociali mentre si guarda la Tv, secondo NPA Conseil, può fornire chiare e precise indicazioni sugli ascolti televisivi.

Europa


Social Tv

La social Tv, l’interazione tra spettatori muniti di tablet o smartphone e i contenuti trasmessi in televisione, consente di stimare in tempo reale l’audience di un programma, basandosi sull’attività dei social network.

Lo Studio ‘Le chiavi della Social Tv’, presentato da NPA Conseil, sottolinea il crescente ruolo di questa pratica che, infine, potrebbe spingere la televisione ad adattare i propri contenuti in diretta funzione dell’attività su Twitter o Facebook.

 

Da settembre a oggi, in Francia il numero de tweet collegati a programmi televisivi s’è moltiplicato per cinque. A marzo 2013, lo Studio ha contabilizzato 8,2 milioni di tweet legati alla Tv, contro gli 1,6 milioni di settembre.

 

La relazione tra Social Tv e audience sta crescendo. E’ estremamente interessante perché ciò può diventare, infine, uno strumento per controllare direttamente le trasmissioni real time. “Se questa relazione si confermasse, vorrebbe dire che, in regia, grazie all’attività su Twitter si saprebbe ciò che succede nelle case, telecomando in mano“, ha spiegato Philippe Bailly, presidente di NPA Conseil.

Normalmente, ha precisato, gli orientamenti dell’audience televisiva sono resi noti a posteriori, non in tempo reale, “il mattino dopo con le cifre di Médiamétrie“.

Anche in Italia è così: bisogna aspettare con trepidazione che l’Auditel fornisca i propri dati per avere lo share dei singoli programmi.

 

Negli Stati Uniti, secondo Nielsen, c’è un diretto collegamento tra audience Tv e audience sociale: +8,5% di ‘voci’ intorno ai primi episodi di programmi televisivi corrisponde a un amento dell’1% dell’audience nella fascia 18-34 anni.

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