Italia
Sono stati presentati ieri sera, nella suggestiva cornice della Galleria del Cardinale di Palazzo Colonna a Roma, i risultati dello Studio Eutelsat “Il Satellite in Italia: mercato, sviluppo e nuove tecnologie del broadcasting”. L’incontro – che ha visto la partecipazione di importanti protagonisti del panorama broadcast, delle Autorità e della Ricerca – è stato un’occasione per fotografare la situazione attuale rispetto alla diffusione della Tv satellitare nel nostro Paese.
La particolarità dello Studio (che ha cadenza biennale e coinvolge ben 46 Paesi in Europa, Africa e Medio Oriente) realizzato in collaborazione con Ipsos, risiede nella metodologia particolarmente accurata di raccolta dei dati, registrati attraverso interviste face to face tra settembre e novembre 2012. Il risultato più rilevante emerso dal rapporto rivela che il satellite si conferma come principale strumento di fruizione dell’offerta televisiva per oltre 8 milioni di famiglie italiane.
Il saluto del Ministro Francesco Profumo, in apertura, ha ricordato l’attenzione particolare prestata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per mettere in rete i 40.000 plessi scolastici del nostro Paese, inclusi quelli in zone colpite dal digital divide: “Fibra, LTE e satellite sono il mix giusto per accelerare la modernizzazione in Italia. Il protocollo firmato con Eutelsat ci ha permesso di non dover aspettare 15 anni per andare verso l’innovazione.“
Renato Farina, Amministratore Delegato Eutelsat, ha preso per primo la parola ripercorrendo le tappe che in 30 anni hanno portato Eutelsat ai risultati odierni e oltre: dal lancio di HOT BIRD 1 nel 1995 al 4K del 2013. “Lo Studio che presentiamo in collaborazione con Ipsos non è un’analisi Auditel, ma un punto su come procede la ricezione satellitare nella sua totalità. La ricchezza del panorama sat e la sua importanza sono evidenti, in particolare in ambiti dove per problemi orografici il digitale terreste non riesce ad arrivare. Non va dimenticata l’importanza del sat nella distribuzione del DTT stesso, tramite 5 posizioni orbitali che distribuiscono le varie piattaforme su tutto il territorio”.
“L’ampliamento dell’offerta ha aperto una nuova frontiera di contribuzione, con costi dei servizi nettamente più bassi e ingresso di nuovi attori. Una particolare attenzione va prestata alla convergenza tra broadcast e broadband: con il KA-SAT è possibile accedere a video di qualità, sia catch-up che on demand, andando a colmare il gap infrastrutturale di alcune zone del Paese”, ha detto Farina, lasciando la parola a Jean-François Leprince-Ringuet, Direttore Commerciale Eutelsat, che ha ricordato l’importanza strategica dell’Italia per l’evoluzione del satellite.
“L’Italia ha avuto e ha un ruolo molto importante nell’ambito dei nostri progetti. Ci auguriamo di progredire sempre di più e di riuscire a servire le persone grazie al satellite e grazie a Internet. La fiducia che si è consolidata in questi anni sarà da stimolo per continuare lo sviluppo di tecnologie innovative, come l’HD e il 4K“, ha sottolineato.
L’intervento di Franco Cataldo, Vice Direttore Commerciale Eutelsat, ha posto l’accento su uno dei numeri ricorrenti di Eutelsat: 30 satelliti in orbita, 30 anni di presenza sul mercato, 30 nazionalità diverse che lavorano in azienda. “L’espansione in atto di Eutelsat non si limita soltanto alle posizioni orbitali, ma anche alle nuove sedi che stiamo aprendo in Brasile, in Sud Africa, a Dubai e a Singapore per essere sempre più vicini ai nostri clienti e per lanciare un messaggio forte ai competitor”. La flotta orbitale Eutelsat consente al momento la trasmissione di 4500 canali, di cui 400 sono in HD. L’HDTV ha raddoppiato la sua crescita in soli due anni, e i dati sono ottimisti: per il 2020 se ne prevede un incremento a livello mondiale del 20%. HOT BIRD, il cui modello vincente è stato replicato anche per altre posizioni orbitali, consente al momento la trasmissione di più di 1100 canali con possibilità ulteriori di crescita. L’ultimo nato, il 4K (Ultra HD) lanciato all’inizio di quest’anno, promette grandi sviluppi: “Vorremmo che l’Ultra HD diventasse una realtà in un paio di anni. Il satellite ha davvero permesso di viaggiare nel tempo: quando c’è il satellite arrivano idee e tecnologie che riescono a trasformare il mondo e a farlo comunicare. Il commitment di Eutelsat per il prossimo futuro è continuare a trasformarsi per innovare”, ha concluso Cataldo.
L’evento Eutelsat è entrato nel vivo con l’intervento di Claudia Vaccarone, Direttrice Studi di Mercato & Costumer Experience Eutelsat, che ha relazionato sui risultati italiani del “TV Reception Barometer”: questo il nome internazionale dello Studio, il cui proposito è fotografare i cambiamenti e le tendenze in atto, in particolare nelle modalità di ricezione del segnale tv da parte delle famiglie, interpellando direttamente gli utenti finali e fornendo quindi un risultato particolarmente aderente alla realtà.
“Una famiglia su tre riceve la tv via satellite, che si conferma un’infrastruttura digitale di rilievo e un mercato che non ha affatto esaurito le sue potenzialità. Eutelsat porta il satellite nelle case di oltre 8 milioni di italiani, detenendo il 93% del mercato sat”, ha evidenziato.
Lo studio ha sondato anche le nuove modalità di fruizione della tv, sempre più intrecciate al web, e in particolare ne ha verificato l’awareness da parte degli utenti. La 3D TV ha registrato una buona notorietà, ma un interesse ancora tiepido. Risultato inverso per il VoD, Video on Demand: l’utilizzo è ancora poco diffuso ma la tecnologia è ben nota. La Catch Up TV, che permette la fruizione gratuita dei contenuti dopo una prima diffusione in diretta, non è ancora particolarmente diffusa. Infine, la Connected TV resta un mistero ai più, noto solo agli early adopters.
“Nel corso delle prossime settimane saranno diffusi anche i risultati di altri Paesi per un quadro più esteso della situazione. La prossima sfida sarà realizzare un’analisi qualitativa”, ha concluso Vaccarone.
All’incontro era presente anche Antonio Preto, Commissario per le Infrastrutture e le Reti dell’Autorità garante per le Comunicazioni, che ha ricordato: “L’Italia è uno dei paesi all’avanguardia nel settore spaziale e satellitare, con diversi distretti di rilievo, come quello lombardo. Le tecnologie satellitari lo rendono un Paese davvero competitivo, dobbiamo essere in grado di svilupparle. L’espansione della piattaforma satellitare è fondamentale per la concorrenza e il pluralismo che l’Autorità promuove. Come AGCOM seguiamo sia l’aspetto regolamentare sia quello conoscitivo. Abbiamo in programma un libro sull’IPTV e un libro bianco sulla TV 2.0: vogliamo essere sempre aggiornati e all’avanguardia.”
Renato Farina ha poi ricordato che “In Italia la cultura digitale non è ancora sviluppata come dovrebbe. Va fatto un salto di qualità: bisogna insegnare il digitale ai cittadini, iniziando dalle scuole. Eutelsat ha a cuore la questione. Abbiamo tavoli di lavoro aperti con le imprese: è stato siglato un accordo quadro con Unioncamere per le aziende in digital divide, e li stiamo avviando anche con la PA”.
A chiusura dell’incontro, occasione importante per un punto sull’importanza del satellite per l’economia digitale del nostro Paese, Farina ha rimarcato: “Il satellite è egualitario: permette a tutti di avere e di sfruttare le medesime opportunità.”
Per maggiori approfondimenti:
Studio sulla ricezione della Tv – 2013
Eutelsat: 8,2 milioni di famiglie Italiane ricevono la televisione via satellite