Di Giovanni Ziccardi
Utet editore
Data di pubblicazione: aprile 2017
Pagine: 259
ISBN: 9788851144524
Prezzo: € 15,00
Il primo libro al mondo che ci racconta le conseguenze future della nostra vita digitale. Se Internet, Facebook, Twitter, WhatsApp e i social network hanno completamente trasformato la vita, il modo di comunicare, le relazioni e gli affetti delle persone, perché non dovrebbero fare lo stesso con l’idea di morte, di immortalità, di lutto e di ricordo?
Lo hanno già fatto, in realtà, come dimostrano la nostra quotidianità digitale e le ultime notizie tecnologiche: i profili commemorativi si alternano nelle nostre home ai profili attivi, mentre ci rifiutiamo di cancellare i contatti di persone care, e li custodiamo nelle rubriche dei telefoni; intanto, le manifestazioni di lutto collettivo virtuale diventano di celebrità in celebrità sempre più partecipate, spuntano i primi funerali trasmessi in streaming e si testano le prime chat che permettono di dialogare in tempo reale con amici morti.
Superando la più sfrenata fantasia romanzesca, la tecnologia si è ormai spinta fino a quelle zone tradizionalmente considerate le più private e intime dell’esistenza umana, le più lontane dal caos e dall’informalità del web, dal chiasso dei social network. Cosa resterà, allora, della nostra vita online?
Che fine faranno tutti i nostri dati – e-mail, tweet, status, fotografie e video – dopo la nostra morte? Rimarranno in cloud per sempre, intatti ed eterei, o si potrà ancora aspirare a un oblio delle informazioni? Che forme prenderà, in definitiva, la nostra eredità digitale?
Giovanni Ziccardi è professore di Informatica giuridica presso l’Università di Milano; insegna Criminalità informatica al Master in diritto delle nuove tecnologie dell’Università di Bologna. Ha fatto parte degli ambienti hacker nazionali e internazionali, incontrandone gli esponenti e studiandone l’evoluzione. Ha dedicato a quegli anni un saggio (Hacker – Il richiamo della libertà, Marsilio 2011) e un thriller (L’ultimo hacker, Marsilio 2012). I suoi ultimi lavori sono sulla resistenza elettronica (Resistance, Liberation Technology and Human Rights in the Digital Age, Springer 2012), sulla società controllata (Internet, controllo e libertà, Raffaello Cortina 2015), sulle espressioni d’odio (L’odio online, Raffaello Cortina 2016) e sull’uso responsabile dei social media da parte degli adolescenti (Social media, Giuffrè-Corriere della Sera, 2017). Dirige una rivista scientifica, “Ciberspazio e Diritto”; collabora con “il Corriere della Sera”, “il Fatto Quotidiano”, “il Mulino”, “Doppiozero”, “l’Enciclopedia Italiana Treccani” e “Donna Moderna”, per cui cura la rubrica “Diritti digitali.”