Partita l’operazione di progettazione e rinnovo dell’infrastrutture Voice over IP (VoIP) di Poste Italiane affidata a Tim e Italtel. La soluzione adottata è completamente virtualizzata, secondo il modello della Network Function Virtualization (NFV) che estende al mondo delle telecomunicazioni le logiche del cloud computing.
L’iniziativa di restyling è stata avviata, si legge in una nota congiunta, “con l’obiettivo di rendere disponibili nuovi e migliori servizi agli utenti interni dell’azienda, compresi i circa 13.000 uffici postali distribuiti sul territorio italiano”, riducendo contemporaneamente i costi dell’infrastruttura.
Complessivamente, la rete privata di Poste Italiane serve più di 50.000 utenti che utilizzano device di diverse tipologie grazie ai collegamenti a banda larga e ultralarga di TIM.
Numerosi i prodotti Italtel che sono stati integrati nell’infrastruttura: la suite di Core & Border IMS/NGN i-MCS, il data base utenti e servizi i-TDS, l’elemento di gestione iNEM, il Session Border Controller NetMatch-S, sia come User-Network Interconnection (UNI) sia come Network-Network Interconnection (NNI).
In particolare, la piena compatibilità dei prodotti forniti da Italtel rispetto a quelli esistenti, la capacità d’integrazione espressa dal RTI TIM e Italtel nella complessità di rete esistente e l’utilizzo di collaudate metodologie di migrazione, garantiscono, oltre a una transizione agevole verso l’architettura finale, anche un impatto minimo sulla configurazione di rete e sui servizi attivi, soprattutto in termini di “user experience”.
L’architettura che è stata progettata, oltre l’attivazione di una delle maggiori piattaforme VoIP in logica di cloud privato, consente l’evoluzione della piattaforma in totale continuità nell’ambito delle infrastrutture IT di Poste ospitate nei data center di TIM e attraverso l’integrazione VoIP con la rete telefonica dell’operatore di telecomunicazioni.
Punto di forza dell’iniziativa, infine, sono il completamento della migrazione delle oltre 20.000 utenze degli uffici postali in tempi particolarmente rapidi, l’ottimizzazione del 75% degli spazi occupati dall’infrastruttura centralizzata nell’ambito dei data center TIM e la riduzione dei consumi energetici.