Un anno record. Positivo solo per i criminali informatici, che nel 2016 hanno messo le mani su 1,4 miliardi di dati. Le violazioni sono aumentate dell’86% rispetto al 2015. Il bilancio sui cyberattack è contenuto nel rapporto pubblicato oggi dalla società di sicurezza digitale “Gemalto”.
In totale 1,4 miliardi di dati violati fanno 1.792 attacchi informatici andati a buon segno, si legge nel report.
ICYMI: Today we released the 2016 Breach Level Index findings. https://t.co/gmx1V4E57G #SecuretheBreach pic.twitter.com/hYKGpjW0LW
— Gemalto Security (@GemaltoSecurity) 28 marzo 2017
Cosa fa più gola?
Il furto di identità ha rappresentato il 59% degli attacchi informatici, con un aumento del 5% sul 2015. Il settore preso più di mira è quello tecnologico che ha fatto registrare un aumento di appeal del 55%. A seguire la Sanità con un aumento dell’11% di attacchi in un anno, e i servizi finanziari, violati nel 12% dei casi. In calo, comunque, del 23% rispetto all’anno scorso.