Oggi 20 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Felicità, un’occasione per soffermarsi a valorizzare l’importanza del ruolo della felicità come fondamento del benessere nella vita di ogni essere umano. Il Desk italiano di UNRIC ha intervistato Federico Bagnoli Rossi, professionista del settore del mondo audiovisivo e Presidente dell’Associazione SmileChild, organizzazione che tutela la felicita’ delle nuove generazioni con l’aiuto del mondo dell’entertainment.
D: Come nasce l’idea di un progetto che unisca il mondo dell’audiovisivo a quello del benessere delle nuove generazioni?
R: Come spesso accade iniziative di questo di tipo nascono da storie molto personali e anche questo è il caso. All’età di quattordici anni ho perso improvvisamente mio padre, a cui ero molto legato, ed è stato un periodo durissimo della mia vita ma lui mi aveva lasciato qualcosa: la sua passione per il cinema. Durante quegli anni difficili la mia “sete” di cinema è stata la mia “cura” per stare meglio e sentirmi più vicino a lui tanto da essere determinato a voler entrare a far parte di quel mondo che mi aveva aiutato a rialzarmi. Gli anni passano e spesso i ricordi vengono a bussare alla porta e così durante l’estate del 2010 dentro di me nasceva l’esigenza di voler provare a fare stare meglio le persone grazie all’aiuto del cinema come era successo a me. Così il 27 ottobre di quell’anno è nata l’associazione SmileChild durante una non casuale serata dedicata all’anniversario dei venticinque anni del film “Ritorno al futuro” e da qui siamo partiti.
D: La citazione “Un giorno senza un sorriso è un giorno perso” di Charlie Chaplin è il vostro claim. Qual è la vostra idea di “felicità” e qual è il suo ruolo all’interno del vostro progetto?
R: L’idea di Chaplin della “felicità” è sicuramente la stessa della nostra Associazione cioè quella di voler promuovere e tutelare un vero e proprio “diritto” che dovrebbe essere preponderante nella nostra vita. Un “diritto” di grandissima attualità nazionale ed internazionale, spesso sottovalutato, e che grazie alla Giornata Internazionale della Felicità, con la sua funzione di enorme valore, ci può dare la grande opportunità di mettere in evidenza cosa rappresenta questo stato d’animo che racchiude la fantasia, la creatività e il benessere delle nuove generazioni e che dovrebbe essere al centro delle politiche socio-culturali di ogni paese democratico. Non tutti i bambini e i ragazzi, per motivi diversi, hanno avuto la possibilità di crescere serenamente ed essere felici.
Individuare nel cinema e nell’audiovisivo uno strumento valido, di supporto a ciascuna persona nel proprio viaggio verso la felicità, è strategico, in quanto in grado di stimolare le doti innate nelle nuove generazioni della fantasia e dell’immaginazione.
L’audiovisivo può rappresentare il pretesto per contribuire, attraverso la discussione o l’attività ludica che da esso può scaturire, al miglioramento delle condizioni di vita psico-sociale-ambientali e a proporre ai giovani un futuro diverso e migliore ma anche sviluppare la ricerca individuale di esperienze ricreative e una coscienza sociale fondata sul rispetto dell’Altro, attraverso la riscoperta dei “miti positivi” del cinema e l’interazione con la dimensione genitoriale e quella degli educatori.
Ed è proprio con questo spirito che è nata SmileChild, che ha costruito le sue fondamenta sul desiderio di un gruppo di persone di mettere le proprie professionalità, nonché la propria volontà, al servizio di un bene comune: le generazioni future. Tutto questo attraverso un apporto spontaneo e di volontariato no profit. Gli amici e le amiche di SmileChild contribuiscono alle attività e ai vari progetti legati alla beneficenza e alla promozione culturale che ci ha visto coinvolti in questi anni toccando moltissimi temi, dall’ambiente alla formazione ai supereroi.
D: Durante gli anni avete sviluppato molteplici progetti che hanno visto sempre molti soggetti coinvolti. Quali sono state le iniziative più importanti che possono rappresentare il messaggio racchiuso nella giornata odierna?
R: In questi anni sono stati tanti i soggetti coinvolti, che hanno creduto nell’Associazione, tra cui alcuni dei principali operatori del settore cinematografico, le scuole e diversi livelli decisionali, nazionali e locali, che hanno aderito ai diversi progetti di SmileChild con l’obiettivo di creare un momento conoscitivo della nostra realtà affrontando una grande sfida che vede una maggiore sinergia tra il mondo della scuola, le famiglie e le imprese per rilanciare i progetti pubblico-privati a beneficio dei ragazzi e dei bambini. In particolare l’iniziativa che più ci appassiona è quella che abbiamo chiamato “Cinemino”, una piccola sala cinematografica di alta qualità a disposizione degli ospiti delle case famiglie e dei centri di accoglienza così che l’utilizzo del cinema come elemento di evasione e di distrazione sia una “cura” per alleviare le sofferenze fisiche e mentali dei suoi giovani abitanti.
Un progetto che ci riempie di entusiasmo e che ha l’ambizione di far vivere su uno schermo la magia del cinema, così da far diventare una semplice proiezione una vera e propria esperienza per i presenti. In questi ultimi anni ne abbiamo realizzati due, il primo all’interno della casa famiglia di Peter Pan Onlus e la seconda nel centro di accoglienza dell’Associazione KIM Onlus, ed in questo momento stiamo lavorando per trovare i fondi per il terzo “Cinemino”.
D: La “ricerca della felicità” è e rimane un tema di grande attualità che stimola sempre nuove sfide. Quali iniziative saranno auspicabili per il prossimo futuro?
R: Ogni giorno il cinema ci racconta storie incredibili ed appassionate grazie alla creatività e al talento di chi realizza e produce opere, credendo solo nella forza delle idee. Lo stesso Walt Disney disse una volta “Se puoi sognarlo, puoi farlo!” e proprio come nel finale del film “Tomorrowland”, nel quale il futuro dell’umanità è affidato ai creativi, oggi più che mai la nostra società ha bisogno del talento e dell’impulso di chi ha le idee. I sogni e le passioni che derivano dal mondo del cinema sono spesso presenti nella nostra crescita ed in particolare il sorriso, che è più contagioso di ogni altra cosa, può avere degli effetti benefici nella nostra vita. In Italia l’industria creativa continua a crescere, a dimostrazione della vitalità del settore e dell’importanza che sempre più riveste quale uno dei “motori” economici del paese. L’educazione all’immagine sarà la priorità per chi mira a una corretta formazione del pubblico delle nuove generazioni.
Grazie anche agli obiettivi indicati nella nuova “Legge cinema e audiovisivo”, promossa dal Ministro Dario Franceschini, c’è ora la chiara volontà istituzionale di lavorare su progetti di questo tipo con fondi dedicati e un’attenzione permanente alle criticità. Per questo motivo siamo probabilmente arrivati ad un momento fondamentale nello sviluppo di un’azione educativa strutturale che vedrà impegnate insieme lo Stato e l’industria affinché il settore della cultura e della creatività italiana possa crescere, finalmente, nel suo pieno potenziale. Azioni di questo tipo che guardano al presente con una forte proiezione al futuro non possono che essere modello anche per altri paesi che promuovono iniziative strategiche che pongano la cultura al centro delle politiche di sviluppo.