Presentati da Enel i conti del 2016. Secondo il prospetto ufficiale del Gruppo, si segnala un aumento del netto del 17% a 2,57 miliardi di euro e un utile anch’esso in crescita del 12,3% a 3,2 miliardi di euro. I ricavi sono a 70.592 milioni di euro, in calo “per effetto dell’andamento negativo dei tassi di cambio, delle minori attività di trading di energia elettrica, della riduzione dei prezzi di vendita nei mercati maturi nonché della minore produzione di energia”.
L’EBITDA si attesta a 15.276 milioni di euro (15.297 milioni di euro nel 2015, -0,1%), sostanzialmente in linea con il 2015. Il dividendo complessivo proposto per l’intero esercizio 2016 pari a 0,18 euro per azione (di cui 0,09 euro per azione corrisposti quale acconto a gennaio 2017).
Nel commento dell’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, si sottolinea la centralità di una strategia efficace che “ha permesso di conseguire risultati superiori alle attese nel 2016 e di registrare un EBITDA in crescita per la prima volta dal 2013”.
I risultati conseguiti nel 2016, ha spiegato Starace, “ci hanno permesso di raggiungere un utile netto superiore del 17% a quello del 2015 e di portare il pay-out al 57%. Significativi i miglioramenti nella generazione di cassa che hanno permesso di portare il rapporto FFO/debito netto a 26% a fine 2016, pur a fronte di investimenti record per circa 9 miliardi di euro realizzati nell’anno”.
Per l’anno in corso, invece, l’ad di Enel prospetta “di avviare gli investimenti dedicati alla digitalizzazione e vedere i primi contributi derivanti dalla strategia di attenzione al cliente su scala globale”. A proposito di “digitalizzazione”, questa permetterà all’azienda “di realizzare progressi importanti nell’ambito dell’efficienza operativa”: “Continueremo la nostra crescita industriale – ha precisato Starace – concentrandoci su reti e rinnovabili con un target di EBITDA di crescita pari a 1,4 miliardi di euro nel corso dell’anno. L’obiettivo di rendere il Gruppo più lineare e più efficiente, ci vedrà ancora impegnati nella seconda fase della semplificazione societaria che realizzeremo a livello di singolo Paese in America Latina mentre prosegue il programma di gestione attiva del portafoglio di asset”.
Ricordiamo che il Gruppo ha previsto un investimento di 4,7 miliardi di euro per digitalizzare gli asset, l’operatività e i processi del Gruppo e potenziare la connettività, con l’obiettivo di “generare un incremento cumulato dell’EBITDA per 1,6 miliardi di euro tra il 2017 e il 2019”.
Quest’anno inoltre partirà la campagna di installazione degli smart meter di seconda generazione in Italia, ci sarà il ruoll out della rete a fibra ottica di OpEn Fiber e si stima il contributo della crescita industriale, focalizzata su reti e rinnovabili, con un target di EBITDA di crescita pari a 1,4 miliardi di euro.
Riguardo la “Decarbonizzazione del mix di generazione dell’energia elettrica”, il 2050 rimane l’obiettivo a lungo termine del Gruppo Enel. Si prevede che l’energia elettrica generata da fonti a emissioni zero possa contribuire nel 2019 a oltre metà della produzione totale del Gruppo, stimata in 230 TWh. L’azione di contrasto al cambiamento climatico rappresenta uno dei quattro obiettivi di Sviluppo Sostenibile adottati dalle Nazioni Unite su cui Enel è impegnata, “insieme a quello dell’accesso all’energia, dell’accesso all’educazione e del contributo allo sviluppo socio-economico delle comunità dei paesi in cui opera”.