Green economy: la Regione Abruzzo punta all’Eco-Innovazione

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Rlanciare il territorio regionale attraverso un’alleanza costruttiva con i soggetti fautori dello sviluppo economico sostenibile. E’ quanto emerso dal confronto incentrato su “Abruzzo Green Community“, organizzato dall’ARTA e svoltosi a Pescara, presso il Museo delle Genti d’Abruzzo. “Stiamo costruendo la nuova geografia industriale regionale – ha affermato il vice presidente Castiglione – attraverso lo sviluppo del sistema dei Poli di Innovazione e delle Reti di Impresa che vanno proprio nella direzione di premiare progetti che si distinguono per una reale sostenibilità. E’, ad esempio, il caso del Polo dell’Energia e di quello agroalimentare dove i relativi bandi prevedono premialità per progetti di integrazione tra produzione, tutela dell’ambiente e territorio. La parola chiave – ha sottolineato Castiglione – è ecoinnovazione. In concreto, – ha spiegato – innovare i processi produttivi di beni e servizi migliorando le loro perfomnce ambientali significa aveve una maggiore competitività sui mercati“.

 

A tal proposito, il vice presidente della Regione ha ricordato come la riforma dei Consorzi industriali, all’interno dei nuclei, abbia previsto specificamente la presenza di Aree Produttive ecologicamente attrezzate (A.P.ec.AT).

 

Secondo l’assessore alla Protezione Civile ed ai Parchi, Gianfranco Giuliante, “l’ambientalismo non è riuscito a scommettere sule proprie potenzialità. Sono state, ad esempio, imposte norme che per 10-15 anni non hanno tenuto conto del fatto che i territori ricadenti nei nostri Parchi sono da sempre fortemente antropizzati. Questo stato di cose ha creato enormi difficoltà – ha proseguito Giuliante – alle popolazioni di quelle zone. Eppure, l’ambiente rappresenta una vera risorsa poichè ormai si tratta di un bene che viene misurato da un punto di vista economico anche in relazione ai beni immateriali. Infatti, – ha spiegato l’assesore – in caso di forestazione di un’area, non solo creiamo le premesse per un abbattimento di CO2 che contribuirà al rispetto del Protocollo di Kyoto e quindi eviterà al nostro Paese il pagamento di multe cospicue previste nell’ipotesi di superamento dei limiti prefissati ma contribuirà anche a proteggere quel territorio da fenomeni di dissesto idrogeologico“.

 

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