Cresce l’attesa per i risultati preliminari del quarto trimestre e dell’intero 2016 di Telecom Italia, che venerdì prossimo presenterà anche un aggiornamento del piano industriale 2017-2019. Secondo gli esperti, la sfida maggiore dell’azienda per il futuro, oltre al taglio dei costi, riguarda l’aumento dei clienti a banda ultralarga e la fornitura di contenuti per riposizionare TIM su una fascia più alta di clientela, in vista del lancio di un nuovo operatore low cost ‘no frills’ con un altro marchio entro l’estate per rispondere all’arrivo in Italia di Iliad.
Il titolo della società è sotto i riflettori degli analisti, positivo l’outlook di Morgan Stanley, secondo cui conti e piano industriale della società sorprenderanno positivamente il mercato. La banca d’affari si sbilancia, rivedendo al rialzo il target price a 1,15 euro dai precedenti 1,10 euro (a fronte dell’attuale quotazione, intorno agli 80 centesimi). Confermato il rating overweight.
Morgan Stanley prevede un miglioramento delle attività domestiche per il quarto trimestre, che beneficerà degli aumenti tariffari di quest’estate e di iniziative come Tim Prime. Secondo le stime, il fatturato aggiuntivo rispetto alle stime iniziali è compreso fra 150 e 300 milioni di euro, con un aumento dell’Ebitda domestico del 3,2%.
La banca d’affari prevede inoltre che il piano di riduzione dei costi sia altamente credibile e che se gli obiettivi saranno raggiunti nel 2018 si registrerà un miglioramento dell’Ebitda a 9 miliardi, a fronte dell’attuale consensus di 8,3 miliardi.
Gli analisti di Banca Akros hanno deciso di confermare la loro view positiva su Telecom Italia, confermando la raccomandazione “accumulate”, con un prezzo obiettivo a 1,15 euro. Per il quarto trimestre gli analisti prevedono un altro trimestre solido, con andamento positivo dell’Ebitda in Italia.
Nel dettaglio Banca Akros si aspetta da Telecom Itala ricavi in crescita dell’1,6% a 4,918 miliardi di euro, un utile netto di 191 milioni di euro, un Ebit pari a 964 milioni e un Ebitda in rialzo del 57,5% a 2,187 miliardi di euro.
Quanto all’outlook per i mesi a venire, gli analisti prevedono una modesta crescita nei ricavi domestici e in Brasile, con un incremento stabile dell’Ebitda nei due Paesi.
La pensano diversamente gli analisti di Bryan Garnier&Co. Nonostante le migliori prospettive in Brasile, l’ambizioso taglio dei costi e i piani di investimento, secondo il broker, citato dall’agenzia Mf-DowJones, i cambiamenti strutturali del mercato fisso in Italia e soprattutto l’arrivo di Iliad nel mercato mobile “rappresentano una vera e propria minaccia” per Telecom Italia.