Smartphone: big a caccia di quote di mercato nei mercati emergenti

di Alessandra Talarico |

Secondo i dati ITU, entro la fine di questo decennio ci saranno in circolazione più cellulari che persone e, entro quest’anno, gli utenti internet raggiungeranno quota 2,7 miliardi.

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Due terzi dei dispositivi mobili in uso da qui a 4 anni apparterranno alla categoria smartphone, dal 245% del 2012,

Lo prevede la società di ricerca CCS Insight, secondo cui nel 2017 nel mondo ci saranno più di 6,6 miliardi di telefonini.

Solo quest’anno ne saranno venduti 1,83 miliardi e il 53% apparterrà alla categoria smartphone.

 

Entro tre anni, la rapidissima crescita delle vendite di smartphone porterà vicino alla saturazione i mercati dell’Europa occidentale e del Nord America, dove gli smartphone rappresentano già oltre il 50% dei dispositivi in uso.

Nel 2015, CCS Insight prevede che questa percentuale salirà a oltre l’80% e, dopo quella data, la crescita sarà trainata dai mercati emergenti.

 

In forte aumento anche le vendite di tablet: dal 2012 al 2017 smartphone e tablet insieme cresceranno di 2,5 volte per raggiungere 2,1 miliardi di unità.

 

Secondo i dati ITU, entro la fine di questo decennio ci saranno in circolazione più cellulari che persone e, entro quest’anno, gli utenti internet raggiungeranno quota 2,7 miliardi.

 

Nonostante questa forte crescita, gli analisti invitano però a non adagiarsi troppo sugli allori: anche i principali sistemi operativi come iOS di Apple e Android di Google si troveranno infatti a fronteggiare delle sfide.

Lo dimostra la situazione di Apple, che dopo aver dato avvio all’era smartphone ora sta lottando per tenere il passo con il mercato, soprattutto ora che la crescita si sta spostando verso i paesi emergenti, dove il prezzo dei suoi dispositivi è eccessivo.

Secondo l’analista Marina Koytcheva, “Apple dovrà scegliere tra sostenere i suoi margini di profitto o le quote di mercato”.

Android, dal canto suo, dipende fortemente da Samsung e in un momento in cui i margini vanno sempre più assottigliandosi “Google dovrà fare in modo che il sistema operativo resti una scelta conveniente anche per gli altri produttori”, ha aggiunto Koytcheva.

La concorrenza, dal canto suo, non sembra voler stare a guardare: “Microsoft ha disperatamente bisogno di affermarsi nel settore degli smartphone visto che il mercato PC non mostra alcun segno di ripresa, mentre BlackBerry sembra determinata a rimanere un concorrente rilevante”.

A fare la loro parte ci saranno anche ‘new entry’ come Tizen, Firefox OS, Sailfish, BaiduYi e Aliyun, tutti pronti a raggranellare nuove quote di questo redditizio mercato.

 

 

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