Processo Apple, Eddy Cue alla sbarra. Spunta nuova mail di Jobs che conferma il cartello eBook

di Raffaella Natale |

Si complica la posizione di Apple che ha promesso di spiegare il contenuto di questa mail in sede dibattimentale.

Stati Uniti


Eddy Cue

Si complica la posizione di Eddy Cue di Apple, chiamato oggi a testimoniare al processo che vede l’azienda accusata d’aver fatto cartello con gli editori sul mercato eBook.

Sarebbe spuntata un’altra Mail, la seconda dopo quella indirizzata a James Murdoch a capo di Harper Collins (Leggi Articolo Key4biz), scritta sempre dal fondatore Steve Jobs questa volta all’attenzione di Cue che all’epoca stava curando i contratti con gli editori.

La missiva in questione, così come la precedente, proverebbe, almeno secondo l’accusa, che Apple, dopo il lancio del suo iPad, aveva un obiettivo preciso: aumentare il prezzo dei libri digitali, ‘facendo fuori’ Amazon.

 

Secondo quanto riportato dalla stampa americana, il 14 gennaio 2010, due settimane prima del lancio dell’iPad, l’ex numero uno del colosso di Cupertino scriveva a Eddy Cue, il ‘ringleader’ come lo definisce il DOJ: “…Posso vivere con questo finché loro spingono Amazon a far stabilire i prezzi dagli editori per le nuove uscite di quest’anno…“. E ancora: “…Se così non fosse, sono sicuro che non saremmo competitivi…”.

Sono seguite serie di mail compromettenti tra Cue e gli editori e anche telefonate, chat e incontri, per dar seguito alla strategia di Jobs.

 

Secondo il Dipartimento di Giustizia USA, che accusa Apple di cartello, la lettera di Jobs confermerebbe i propri sospetti e farebbe cadere la linea difensiva tenuta finora dall’azienda che ha escluso ogni coinvolgimento nei fatti contestati (Leggi Articolo Key4biz).

La società non ha commentato la notizia, ma ha assicurato che oggi Cue chiarirà ogni aspetto nel corso della sua deposizione. Cue dovrà, però, essere molto convincente con il giudice Denise Cote, che non ha mai celato i forti dubbi sulla condotta di Apple.

 

Secondo il Dipartimento di Giustizia USA, gli editori ritenevano troppo bassi i prezzi fissati da Amazon per le novità e i best-seller, e l’accordo con Apple ha consentito di aumentarli fino a 14,99 dollari. 

La compagnia, allora guidata da Steve Jobs, ha lanciato nella primavera del 2010 l’iPad, da allora, “i prezzi della maggior parte degli eBook sono aumentati di oltre il 15%”, ha dichiarato, dati alla mano, l’avvocato del DoJ Lawrence Buterman davanti al tribunale di New York.

Buterman ha descritto, con dovizia di particolari, “lo schema messo in piedi da Apple” che ha, “scientemente e intenzionalmente aiutato” gli editori ad alzare i prezzi.

Ma per la difesa, invece, l’arrivo di Apple ha permesso che i prezzi medi di tutto il mercato si abbassassero.

 

I cinque editori coinvolti – Harper Collins, Hachette, Macmillan, Simon & Schuster e Penguin – hanno patteggiato e saranno sentiti solo come testimoni (Leggi Articolo Key4biz).

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