Italia
Negli ultimi anni l’accesso a Internet nei luoghi pubblici è diventato motivo di grande attrazione, basti pensare che in Italia sono ormai milioni le persone in possesso di smartphone, tablet, laptop. L’offerta di un accesso alla rete facile da usare e a disposizione di tutti costituisce un efficace elemento di differenziazione, capace di aumentare la percezione del livello di qualità del territorio.
La Regione Emilia-Romagna, grazie alla società Lepida SpA, ha messo a punto un sistema di Wi-Fi federato e gratuito chiamato WispER. La rete WispER – prevista dal progetto WiFed finanziato dal Piano Telematico PiTER 2011-2013 di Regione Emilia-Romagna – è disponibile a tutti gli Enti pubblici attraverso la fornitura gratuita da parte di Lepida SpA di un Access Point in luoghi e spazi strategici per la vita delle città quali: piazze, vie commerciali e turistiche, giardini pubblici, biblioteche, teatri, e qualsiasi altro punto di interesse per l’Ente.
Grazie all’Accordo promosso da Regione Emilia-Romagna tra Lepida S.p.A. e la società Guglielmo Srl sarà possibile utilizzare un nuovo sistema di autenticazione senza login e password su tutti i punti Wi-Fi che Lepida sta realizzando nel territorio dell’Emilia-Romagna attraverso l’applicazione BabelTEN per Android.
Sviluppata da Guglielmo Srl e integrata con la rete WispER, BabelTEN permette l’autenticazione automatica dell’utente su base SIM, ovvero senza la necessità di inserire nessuna username o password.
Stamani, alla presentazione dell’app BabelTEN, Gianluca Mazzini, Direttore Generale di Lepida Spa, ha commentato che il progetto che vede insieme le due aziende ‘casca a fagiolo’ con la recente approvazione del Decreto Fare che, tra le altre cose, ha liberalizzato il Wi-Fi (Leggi Articolo Key4biz), perché “questo sistema è in linea con quanto prevede la nuova normativa”.
Anche se, come ha evidenziato Mazzini, con questo decreto “non si cambia moltissimo” le cose, perché “l’autenticazione indiretta non era normata ma era orma una prassi consolidata”.
BabelTEN, come ha spiegato il Dg di Lepida, permette agli utenti di navigare sul Wi-Fi in modo più semplice rispetto passato.
A riguardo, “la normativa italiana – ha ricordato – è sempre stata complicata. Inizialmente il Wi-Fi non si poteva usare, poi è stata riconosciuta come rete e successivamente la Legge Pisanu ne ha ristretto l’utilizzo” e anche se è stata cancellata restano in vigore alcuni decreti successivi che ne hanno ripreso alcune parti.
“Gli operatori si sono trovati sempre nel limbo sia per quanto riguarda le concessioni che la tracciabilità del traffico“. Da 3-anni è possibile il sistema di autenticazione indiretta, che avviene tramite sim card, per esempio, o con carta di credito, e diretta, per il quale è necessario fare il login e inserire una password.
“La grande novità di oggi – ha sottolineato Mazzini – è con Guglielmo abbiamo costruito un sistema che autentica l’utente non sulla base di una password ma di una sim card”.
“Questa app – ha aggiunto il Dg di Lepida – che funziona solo su Android è in grado di scegliere in maniera intelligente la rete migliore sulla quale collegarsi – 3G o Wi-Fi – e offrire quindi il servizio migliore”.
La partnership con Guglielmo, ha detto ancora Mazzini, “consentirà di offrire un accesso libero, con sim card che si autentica, su tutta la rete che la Pubblica Amministrazione sta facendo in Emilia Romagna per il Wi-Fi con la prospettiva di arrivare fino anno 600 punti fruibili gratuitamente”.
“Come Lepida – ha precisato il Dg – stiamo cercando di portare la banda ultra larga ovunque. Tutti i nostri Comuni sono connessi a 1 Gb al secondo e tutti i nostri access point offrono gratuitamente velocità elevatissima”.
Giovanni Guerri, Amministratore Delegato di Guglielmo, ha precisato che questa app è stata sviluppata con l’Università di Parma: “Una collaborazione che si realizza attraverso una vera federazione tra soggetti che hanno intrapreso in modo differente questo percorso e messo esperienze in comune per garantire agli utenti una vera rete libera con accesso indiscriminato”.
Ovviamente, ha indicato Guerri, “l’autenticazione è centrale per la sicurezza e la qualità della comunicazione“. L’obiettivo è “permettere all’utente di avere un’esperienza simile a quella dell’accesso a rete mobile dal proprio cellulare”.
Ideale per l’accesso nomadico nelle aree pubbliche, BabelTEN è disponibile per tutti i dispositivi mobili Android. L’applicazione è scaricabile gratuitamente direttamente dal Google Play e può essere usata su una rete che conta 12 mila access point. Non consuma neanche tanta batteria, ha precisato Guerri.
L’utente dispone, inoltre, di un “hot spot finder” integrato, per trovare la rete Wi-Fi più vicina e le indicazioni per raggiungerla tramite l’integrazione con Google Maps.
Perché questa app è disponibile solo su Android? “Perché il sistema operativo di Google è open – ha precisato Guerri – e permette, quindi, di agire in profondità con il controllo dell’interfaccia e risolvere una serie di problemi che altri sistemi operativi non permettono di fare” oltre che, come ha puntualizzato l’Ad di Guglielmo, “la possibilità di sviluppare una serie di app innovative”.
In termini di sicurezza e privacy, poi, il sistema BabelTEN è garantito. Guerri ha spiegato che “l’utente viene autenticato e i server registrano i suoi dati“. Dati che, ha assicurato, “non vengono usati per fini di marketing“.