A Roma è stata emanata l’allerta smog fino alle ore 24:00 di oggi 4 novembre. L’Arpa Lazio (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), si legge in una nota, “prevede una tendenza all’aumento delle concentrazioni degli inquinanti e del rischio di superamento del valore limite”, con tanto di suggerimenti e consigli ai cittadini per prevenire e contenere l’emissione di agenti inquinanti nell’ambiente.
Nei prossimi giorni arriverà la pioggia, fortunatamente, a spazzar via gran parte dello smog che ristagna da giorni in città. Ma meteo a parte, bisogna fare qualcosa di concreto e strutturale per ridurre le concentrazioni di smog e la scorsa settimana la Giunta capitolina ha approvato la delibera che regola, a partire dal prossimo 21 novembre, l’attuazione dei provvedimenti di limitazione del traffico previsti dal nuovo Piano generale del traffico urbano (Pgtu).
Si tratta di misure ordinarie e straordinarie considerate efficaci dal Comune per “contemperare il diritto alla salute e le esigenze legate alla mobilità dei cittadini romani, ottemperando alle normative vigenti in materia di inquinamento”. Interventi che il Campidoglio considera necessari “soprattutto perché i parametri normativi relativi al materiale particolato (PM10) e al biossido di azoto (N02) presentano ancora valori per i quali la Commissione europea ha avviato le procedure di infrazione nei confronti dell’Italia”.
Contemporaneamente, la Giunta Raggi ha approvato le linee guida fondamentali per l’elaborazione del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums). Due i livelli di azione previsti:
- sul breve-medio periodo il ripristino, nelle infrastrutture del trasporto, di “standard di qualità adeguati”;
- su un orizzonte temporale più ampio, progetti strategici – che dovranno coinvolgere Regione e Governo – per definire “un nuovo modello di mobilità a base di sistemi leggeri”.
Il provvedimento approvato dall’esecutivo capitolino, si legge in comunicato, prevede anche l’adozione del documento “Guidelines developing and implementing a sustainable urban mobility plan”, prodotto dalla Commissione europea. In base a questo, continua la nota, il Pums dovrà mettere in piedi un sistema di trasporti urbani “n grado di conseguire almeno questi obiettivi:
- garantire a tutti i cittadini mezzi in grado di raggiungere “destinazioni e servizi chiave”;
- più sicurezza, meno inquinamento (atmosferico e acustico), minori consumi energetici;
- più efficienza ed economicità del trasporto; contribuire a migliorare l’attrattività del territorio e la qualità dell’ambiente urbano.
Le azioni saranno indirizzate alla stesura di “un programma di vera e propria ‘manutenzione urbana straordinaria’ “, per dare efficienza ai sistemi esistenti e per completare quelli in corso d’opera, con l’obiettivo strategico di cambiare entro dieci anni il volto della mobilità romana.
Stato e Regione, infine, saranno interlocutori imprescindibili, data la necessità di “reperire e finalizzare risorse per la mobilità commisurate al ruolo e alla funzione della Capitale”. E proprio in base all’accordo firmato dal Comune di Roma e la Regione Lazio, arriveranno per a Città di Roma 54 milioni di euro da investire proprio per la promozione della mobilità sostenibile urbana.