Si può tirar fuori acqua potabile dal mare usando la forza del sole? Si, si può fare. Il mare è una risorsa quasi illimitata e disponibile sempre. Il problema è che si tratta di acqua salata e molto spesso contaminata, inquinata, quindi non potabile, come nel caso di fiumi e laghi.
L’80% del pianeta è ricoperto di acqua. Il sole è fonte energetica anch’essa illimitata e libera, disponibile per tutti. In 40 minuti il sole sprigiona tanta energia pari al consumo mondiale totale di un anno. Eco perché è una risorsa fondamentale per rivoluzionare il nostro modo di vivere e lavorare in chiave green.
Watly Machine è il più grande computer termo-dinamico al mondo in grado di depurare le acque del mare, dei laghi e dei fiumi contaminate, sfruttando l’energia solare. Dopo un investimento inziale, la macchina funziona regolarmente per 15 anni e depura acqua gratuitamente.
Oggi, 1 miliardo di persone non ha accesso all’acqua pulita in tutto il mondo (che, va ricordato, è un diritto fondamentale dell’uomo).
Il progetto è stato portato avanti da una startup italo-spagnola, fondata da Marco Attisani. La base italiana del progetto è in Friuli, a Udine. Target principale dell’impresa sono i Paesi africani, dove 312 milioni di persone non hanno acceso all’acqua pulita. Senza considerare che ad esse vanno aggiunte: 2 miliardi di persone circa che non ha accesso all’energia elettrica e quasi 5 miliardi che non hanno modo di connettersi stabilmente a internet.
Il computer però non depura solo acqua, ma fornisce energia elettrica pulita dal sole e connessione continua a internet, il tutto gratuitamente. Al momento, si sta lavorando ad una Watly da 40 metri, grazie anche al contributo di 1,4 milioni di euro dal programma europeo Horizon.
Una singola Watly Machine è in grado di offrire ogni giorno fino a 5000 litri di acqua pulita (fino a 3 milioni di litri all’anno). Ma non solo, perché la macchina copre in rete wi-fi un’area di 800 metri di raggio, grazie ad una batteria di 140 Kwh alimentata da pannelli fotovoltaici.
Un hub multiservizi che potrebbe dare energia, acqua e connessione a un villaggio o un intero quartiere, facile da montare e sostenibile a livello ambientale (le sue componenti si possono riciclare all’83% e nell’intero ciclo vitale assicura il taglio di 1000 tonnellate di CO2 pari a 2500 barili di petrolio). Le macchine Watly possono inoltre comunicare tra loro sfruttando piattaforme Internet of Things e satellitari per il trasferimento dati, ma anche via radio e via network 3G-4G.
Sarà possibile conoscere da vicino la Watly Machina al “Maker Faire Rome -The Eu Edition: 4.0” (14-16 ottobre).
https://www.youtube.com/watch?v=y3rfb5YxxIg