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Online il nuovo bando del Fondo Rotary Premio alla Ricerca dedicato a studiosi e innovatori che operano nella provincia di Como. Per l’edizione 2013 è stato scelto come argomento e campo scientifico: “La smart city a supporto dello sviluppo sostenibile e partecipato e dell’inclusione sociale“.
Possono concorrere al bando studenti di corsi di Dottorato di ricerca, Dottori di ricerca e Ricercatori universitari che operino nel territorio della provincia di Como, o producano un lavoro avente ricaduta sullo stesso. I candidati, di età non superiore ai 35 anni, dovranno sottoporre al giudizio della Commissione un lavoro, inedito o pubblicato da non più di due anni dalla data di scadenza del Bando, non oltre il 12 novembre 2013 presso la Segreteria della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, ente organizzatore del premio.
L’ammontare del Premio per l’edizione 2013 è fissato in Euro 3.000,00 (tremila/00). Entro il 18 aprile 2014 il Premio sarà conferito insindacabilmente da una Commissione giudicante composta da: il Presidente pro-tempore del Rotary Club di Como; un membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione; due membri del Rotary Club di Como, scelti dal Consiglio dello stesso; il Prorettore del Politecnico di Milano-Polo di Como; il Rettore Vicario dell’Università degli Studi dell’Insubria; il Presidente del Centro di Cultura Scientifica Alessandro Volta di Como.
L’intero territorio della provincia comasca da tempo cerca di aggregare e far interagire nuove realtà attorno al tema delle smart city e delle smart community. In un recente incontro tenutosi presso l’Università dell’Insubria di Como e promosso da RisorseComuni, Attilio Fontana, presidente di Anci Lombardia, ha ricordato che “è fondamentale considerare le interconnessioni tra i comuni e l’interscambio informativo tra i territori, perché le Smart Cities non sono l’unico concetto su cui porre attenzione. Si deve infatti lavorare alla formazione delle Smart communities proprio per le peculiarità lombarde“.
Insistendo sul lato social innovation, Alberto Coen Porsini, Rettore dell’Università dell’Insubria, ha sottolineato che “nel contesto lombardo si pagano non solo i ritardi tecnologici e normativi, ma anche quelli culturali, poiché non tutti hanno accesso alla rete e da qui deriva una resistenza anche all’introduzione di nuovi processi“. Posizione condivisa da Oscar Sovani, dirigente regionale area Agenda digitale e innovazione PA, che ha fatto notare come “la crescita digitale è una delle condizionalità ex ante per l’accesso ai fondi di finanziamento. L’Agenda digitale 2013 – 2018 è lo strumento su cui puntare per conseguire lo sviluppo digitale del territorio lombardo al fine di assicurare elevati livelli di crescita intelligente, inclusiva, sostenibile“.
(f.f.)