Ricevere un elevato numero di ‘like’ o di commenti a un post su Facebook da parte di persone che conosciamo o a cui teniamo genera un aumento del senso di benessere simile a quello associato a un evento importante della vita quale può essere un nuovo lavoro o avere un bambino. E lo stesso effetto lo genera interagire allo stesso modo coi post degli amici. Guardare video di gattini ci fa sentire più felici e diminuisce i livelli di ansia.
Spesso demonizzati e non sempre a torto – con le loro schiere di bulli anonimi, tuttologi, analfabeti funzionali – i social network sembra facciano anche un gran bene: all’umore, alla memoria, alle relazioni.
Il WSJ raccoglie tutta una serie di studi di prestigiose università che provano gli effetti benefici di attività come guardare video di gattini su Facebook e commentarli divertiti e inteneriti, seguire le news su Twitter e mostrare il nostro lato artistico o allegro su Instagram o Snapchat.
Secondo i neuroscienziati, infatti, ottenere un like o un commento a un nostro post genera un picco di dopamina, il neurotrasmettitore il cui rilascio aumenta generalmente quando si vivono circostanze o attività gradite, come per esempio un pasto a base di buon cibo o una soddisfacente attività sessuale. E la dopamina svolge un ruolo importante anche per quanto riguarda l’apprendimento, l’umore, la memoria, la motivazione.
Ricevere molti like è quindi “un rinforzo positivo molto potente”, ha dichiarato al WSJ la psicologa Patricia Wallace.
Gli effetti positivi dei social media sul benessere sono stati illustrati da uno studio della Carnegie Mellon University pubblicato a luglio e secondo il quale quando una persona riceve 60 commenti personali in più rispetto a quanti ne ricevono normalmente i suoi post e li riceve da persone che conosce e cui tiene, il benessere generale migliora. Un benessere, dicono i ricercatori, simile a quello che può procurare un nuovo lavoro o la nascita di un figlio. Un simile effetto positivo lo ha anche chi posta 60 commenti extra sui post degli amici.
Lo studio ha comparato le risposte dei partecipanti (1910 utenti Facebook di 91 paesi) a 60 domande su temi quali la felicità o i livelli di stress con le attività svolte sul social network (aggiornamenti dello stato, storie postate e commenti ricevuti). I ricercatori hanno potuto quindi appurare, monitorando con che tipo di contatti avvenivano le interazioni (amici o conoscenti), che chi interagisce attivamente con le persone care registra un miglioramento dei livelli di felicità, soddisfazione, solitudine e depressione.
“Quando interagisci con qualcuno stai indicando che ti importa”, ha detto al quotidiano l’autrice dello studio Moira Burke.
Gli effetti positivi delle attività social sulla memoria sono stati studiati da ricercatori della Cornell University e della Peking University di Pechino i quali hanno scoperto che le persone tendono a ricordarsi di più di eventi personali se li hanno postati online. Ai 66 partecipanti allo studio è stato chiesto di annotare su un diario gli eventi non di routine occorsi nell’arco di una settimana e di appuntare se di quegli eventi si era parlato su un social media. A distanza di una settimana o 15 giorni, ai partecipanti è stato chiesto a sorpresa di ricordare gli avvenimenti. Dopo una settimana ricordavano il 44% degli avvenimenti postati online e il 31% di quelli di cui non si era fatto cenno su internet.
Secondo uno studio delle Università della California, di Toronto e Claremont, le persone che postano su Facebook foto insieme al partner risultano più soddisfatte della loro relazione e più vicine al partner di quanto non lo sia chi non lo fa. I ricercatori hanno anche appurato che nei giorni in cui si è particolarmente soddisfatti del proprio rapporto di coppia si tende a condividere un maggior numero di post sulla relazione.
“Rendere pubblica la propria relazione, postando foto, è un modo per dimostrare impegno”, ha affermato al WSJ una delle autrici dello studio, Amy Muise.
Secondo i ricercatori della Cornell University e della University of Wisconsin-Madison, le persone tendono a stare di più sul proprio profilo dopo un colpo alla loro autostima, in una sorta di ricerca inconscia di riparazione. Dal momento che si tende a postare su Facebook eventi positivi, controllare il proprio profilo “ci ricorda delle cose che sono andate bene e ci fa stare meglio”, ha spiegato l’autrice dello studio Catalina Toma.
Analizzando 14 milioni di post con associate annotazioni sui sentimenti della persona che li aveva pubblicati, i ricercatori hanno quindi scoperto che i messaggi con sentimenti positivi (tipo: ‘sto alla grande’) ricevono più like, ma quando le persone condividono momenti difficili, ricevono più commenti personalizzati (fino al 72% in più). I commenti sono più lunghi e più solidali.
E, infine, veniamo ai gattini.
Ci informa il WSJ che la dottoressa Jessica Myrick dell’Università dell’Indiana, ha studiato i famigerati video di gattini che spopolano sui social.
I risultati del suo lavoro – che ha coinvolto 7 mila persone – sono stati pubblicati sulla rivista Computers in Human Behavior. I partecipanti sono stati invitati a rispondere a domande sulla loro personalità, la classe demografica di appartenenza, come e quando hanno guardato video e come si sono sentiti a riguardo.
Innanzitutto, dicono i ricercatori: “le persone che hanno guardato video di gattini in genere passano più tempo online e sono più interattivi (il 75% ha cliccato sul ‘like’ e il 54% ha condiviso il video)”.
Ma, cosa ben più interessante, i partecipanti hanno “riferito di sentirsi molto più felici, più contenuti e più carichi di energia e anche meno ansiosi, meno infastiditi e meno tristi dopo aver visto il video”.
E quindi: buoni gattini a tutti!