Italia
Partono i lavori per l’azzeramento del digital divide in Sicilia: un piano da 140 milioni di euro porterà la banda larga a quei 12 mila cittadini che ancora non dispongono neanche della connettività di base, e la banda ultra larga a oltre 30 mega a famiglie, imprese e ospedali.
L’accordo di programma per la banda larga, banda ultra larga e per il completamento del progetto Ran (Regional area network) sottoscritto tra regione Sicilia e il ministero dello sviluppo economico rappresenta “una piccola rivoluzione”, ha affermato il viceministro allo Sviluppo economico Antonio Catricalà, che ha sottolineato come il progetto porterà alla creazione di “oltre seicento posti di lavoro in tre anni” e di tutto un indotto – pensiamo solo all’eCommerce e al turismo – che potrà finalmente avvantaggiarsi delle infrastrutture digitali.
Tre i fronti sui quali si lavorerà: il primo riguarda il completamento del piano nazionale della banda larga, che si avvarrà di un finanziamento di 7 milioni di euro a valere sui fondi del Po Fesr e di 3 milioni a valere su fondi Mise. Questa direttrice del piano, che dovrebbe essere completata nel giro di due anni, prevede la dotazione di apparati tecnologici per oltre 400 aree comunali per un bacino di oltre 120.000 cittadini, l’apertura di 240 cantieri e l’impiego di circa 40 persone tra progettisti, tecnici, operai.
Il secondo intervento s’incentra quindi sulla banda ultralarga con un investimento di 75 milioni di euro messi a diposizione dalla Regione siciliana e il coinvolgimento di 20 Comuni. Si prevede di mettere in opera oltre 5 milia chilometri di rete ottica con l’impiego di 600 persone.
L’ultimo intervento riguarda il completamento della Regional access network (Ran) in fibra ottica evoluta che collegherà tutte le sedi della pubblica amministrazione regionale e altri siti di rilevanza nazionale per un importo complessivo dei lavori di 51 milioni di euro.
Il progetto strategico banda ultralarga della banda ultra larga “ci vede molto più avanti di quello che era immaginabile avvenisse sul territorio italiano”, ha concluso Catricalà.
Per il ministro della Pubblica amministrazione e semplificazione Gianpiero D’Alia, queste iniziative rappresentano “… un nodo strategico per la crescita delle imprese e lo sviluppo e anche per l’efficienza della pubblica amministrazione”.
Dopo la Campania, dove i lavori sono stati avviati il mese scorso (Leggi articolo Key4biz) e la Sicilia ora, nei prossimi mesi toccherà a Calabria, Basilicata e Molise – e forse anche alla Puglia – mettersi in carreggiata per colmare il digital divide.
Il rilancio dell’Italia, ha affermato il sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari, “non può prescindere dalla modernizzazione dei servizi alle imprese e ai cittadini e quindi dall’intensificazione della diffusione della banda larga e ultralarga”.
“Un investimento – ha sottolineato – di prospettiva che oltre a ridurre il digital divide, che penalizza fortemente il nostro Paese rispetto ai principali Paesi europei, contribuirebbe a mettere in pratica in tempi brevi tutte quelle misure di semplificazione amministrativa contemplate nell’agenda digitale europea”.