Entro il 2020 i messaggi veicolati attraverso le app come WhatsApp, Facebook Messenger e WeChat saranno 10 volte più degli sms, che continuano la loro inesorabile discesa.
Lo prevede uno studio Ovum (OTT Messaging Forecast: 2016–20), secondo il quale il traffico complessivo sulle app di messaging (non solo testo, ma anche foto e video) crescerà da 22,8 trilioni di messaggi nel 2015 a 52,5 trilioni di messaggi nel 2020. Considerando solo i messaggi di testo, le app OTT veicoleranno 47,7 trilioni di messaggi – quasi 10 volte il numero di sms, che per quella data si fermeranno a quota 4,9 trilioni.
A guidare la crescita, spiega Ovum, la natura istantanea e la percezione dei bassi costi dell’instant messaging rispetto agli sms, che non consentono, ad esempio, di sapere se il destinatario ha letto o meno il messaggio.
Le app per scambiarsi messaggi istantanei sono ormai parte della vita quotidiana, sottolinea l’analista Pamela Clark-Dickson, sia per gli utenti mobili che per quelli fissi. Ovum prevede che nel 2020 il numero di utenti attivi mensili da rete mobile si attesterà a 2,6 miliardi mentre quelli di rete fissa saranno 305,8 milioni.
“E’ chiaro che l’uso di chat app si confermerà come un’attività predominante per gli utenti nel periodo in esame, prevalentemente per via…della loro popolarità nei mercati emergenti”, ha spiegato ancora l’analista, sottolineando che Oceania, est e sudest asiatico supereranno le altre regioni in termini di utenti sia fissi che mobili.
Nel 2020, prevede ancora il rapporto, sia WhatsApp che Facebook Messenger avranno più di 1 miliardo di utenti attivi mensili, mentre altre app come Instagram e WeChat si avvicineranno a questa stessa soglia.
Una crescita, quella del numero di utenti, che sarà accompagnata dall’aggiunta di funzioni e caratteristiche atte a incrementarne l’uso e a fidelizzare gli utenti, dall’uso di adesivi ai giochi, dagli strumenti per i pagamenti mobili alla possibilità per le aziende di comunicare coi loro clienti.