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In attesa del 5G, pronto il 4.5G Pro e in cantiere il 4.9G

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Avviata la transizione verso il 5G, gli operatori puntano all’upgrading delle reti 4G esistenti con soluzioni che promettono di raggiungere performance fino a 1 Gbps.

Prosegue la corsa di avvicinamento al 5G da parte dei produttori di apparati. Dopo l’annuncio di Ericsson, che due giorni fa ha annunciato il lancio della prima soluzione radio al mondo per il 5G (5G NR), con le prime implementazioni previste già nel 2017 in vista del lancio commerciale nel 2020, si muove anche Nokia. La casa finlandese ha annunciato il lancio della tecnologia 4.5G Pro entro l’anno, mentre allo studio ci sono anche soluzioni 4.9G.

Il 4.5 Pro è una soluzione di rete destinata agli operatori mobili, che promette di aumentare di dieci volte la velocità convenzionale delle reti 4G esistenti per raggiungere picchi massimi di velocità da un Gbps (pari a 1000 Mbps).

Sono una novantina le reti mobili che in tutto il mondo utilizzano già gli apparati di trasmissione 4.5G, scrive Wired, ma il nuovo sistema 4.5 Pro promette un incremento della capacità di trasmissione, step importante in vista della migrazione al 5G.

Performance da 1 Gbps possono consentire la trasmissione di un video in 4K e di video chiamate senza ritardi. La casa finlandese sta altresì lavorando a soluzioni 4.9G, un ulteriore upgrade delle reti 4G per aumentare a diversi Gbps la velocità di trasmissione dati. La data di rilascio dei nuovi sistemi 4.9 G non è ancora stata fissata, ma si tratterà certo di un ulteriore passaggio nella transizione al 5G.

Per quanto riguarda il 5G vero e proprio, il lancio delle prime reti commerciali è previsto per il 2020, ma per una diffusione capillare bisognerà ancora attendere. Secondo stime della società di analisi Ovum, nel 2021 ci saranno 24 milioni di clienti 5G a livello globale.

Tanto più che il mercato del 4G al momento conta 1,4 miliardi di sottoscrizioni a livello globale secondo gli ultimi dati di Ericsson e mostra quindi ancora margini di crescita, che gli operatori vorranno certamente sfruttare per rientrare degli investimenti massicci fatti a suo tempo per l’assegnazione delle frequenze Lte.

Insomma, per le telco il 5G può aspettare.

Dal canto suo, la Commissione Ue sta spingendo la industry a fissare gli standard tecnologici necessari per non perdere il treno dell’Internet of Things e dei nuovi servizi legati al 5G. L’Europa è già in ritardo nella corsa globale al nuovo standard rispetto a competitor globali agguerriti come Usa, Cina, Corea del Sud.

In Italia TIM ha da poco annunciato l’apertura a Torino del laboratorio Millimeter Vawe Lab, per la sperimentazione delle onde millimetriche sulle alte ed altissime frequenze in vista del 5G.

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