Vecchi smartphone, tablet, piccoli elettrodomestici, radiosveglie… a quanti di noi è capitato di trovarseli per casa e avere problemi a disfarsene?
Adesso è possibile farlo gratis e a costo zero.
Da questa estate, infatti, si possono smaltire i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, i cosiddetti RAEE, a costo zero nei negozi di elettrodomestici.
E’ una delle novità contenuta nel Decreto del Ministero dell’Ambiente, che replica la Direttiva Ue in materia.
La nuova disposizione si chiama “uno contro zero” e sostituisce la precedente “Uno contro uno”.
E’ infatti venuto meno l’obbligo di acquistare qualcosa per poter smaltire come invece avveniva in passato.
Le nuove norme prevedono che tutti i titolari di negozi con superficie di vendita al dettaglio di almeno 400 metri quadrati dovranno servire il servizio obbligatoriamente e non potranno più imporre all’utente un nuovo acquisto.
E’, invece, facoltativo per i negozi più piccoli e gli specialisti online.
L’Unione Nazionale Consumatori ricorda che i commercianti dovranno creare delle specifiche aree all’interno dei punti vendita con l’obbligo di smaltire quanto raccolto entro un anno o al raggiungimento dei 1000 Kg di prodotti raccolti.
“I titolari – precisa l’UNC – potranno rifiutarsi di accettare i prodotti se tale raccolta rischia di esporre il negozio a pericoli di sicurezza. I prodotti ammessi per decreto sono quelli indicati come RAEE e devono possedere una tensione non superiore a 1000 volt se alternata e a 1500 volt se continua. Inoltre, gli oggetti non devono superare i 25 centimetri di lunghezza”.
Per l’UNC, il decreto rappresenta un’importante iniziativa che migliora la raccolta differenziata e fa sì che piccole e grandi tecnologie, che fanno parte della vita quotidiana, diventino nel loro fine vita una risorsa della filiera dell’economia circolare.