Creare nel Sud del Pese le condizioni per la nascita di nuove idee, un movimento di startup innovative in grado di intercettare l’onda lunga del digitale. Fare della Puglia un territorio amico dell’innovazione, come succede in altri luoghi del mondo come ad esempio Pechino, e raccogliere così la sfida della rivoluzione digitale.
È questo il senso di Digithon, la maratona delle startup pugliesi voluta da Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio alla Camera, che ha chiamato a raccolta fra Barletta e Bisceglie esponenti di spicco del mondo politico e industriale per un dibattito ricco di suggestioni sul futuro del digitale.
In apertura di manifestazione, all’interno della quale oltre 300 Inventor presenteranno 100 startup innovative della digital economy, l’On. Boccia, che è anche presidente di DigithON, ha ricordato che “ci sono due atteggiamenti per affrontare una rivoluzione: subirla oppure dominarla”. “Per il primo non servono strategie: basta adagiarsi sull’immobilismo e farsi trascinare con la speranza, o l’illusione, che lo tsunami possibile non arriverà mai da noi – ha affermato Boccia – Esiste invece un’altra strada, a nostro avviso, più giusta, razionale, onesta: per dominare le rivoluzioni bisogna innanzitutto conoscerle“.
Una ‘rivoluzione’, un cambiamento a 360° (dai media al turismo, dal commercio alla sicurezza, passando per la finanza e la sanità) che però non può essere pensato e portato avanti “a compartimenti stagni: gli industriali da soli, i sindacalisti pure, musicisti e attori da un lato e i giornalisti dall’altro come se i diritti d’autore riguardassero solo alcuni talenti e non altri, e poi ancora medici, insegnanti a vari livelli, commercianti”, ha ricordato il presidente della Commissione Bilancio della Camera. “La questione, è evidente, non può essere solo culturale ma anche politica. Nel senso di buona politica. Quella che non può e non deve dividersi sull’interesse collettivo del benessere comune, ma può e deve farlo sugli strumenti“.
La prima giornata di DigithON ha visto la partecipazione tra gli altri di Giorgia Abeltino, Head of Public Policy di Google, Fedele Confalonieri, presidente Mediaset, Monica Maggioni, presidente Rai, e Lucia Annunciata, direttore Huffington Post Italia. Stamattina, invece, è stato il turno di Andrea Pezzi, CEO TheOutPlay, che ha presentato la maratona (hackathon) di DigithON, quindi Guido Stazi, Segretario generale Consob, e Massimiliano Lagreca, Head of Business Development Primary Markets, Borsa Italiana.
“Consob è stata la prima autorità europea a regolare l’Equity Crowdfunding con all’attivo 20 portali online dedicati”, ha affermato Guido Stazi della Consob. “Sono state pubblicate circa cinquanta offerte da parte delle start up innovative e metà delle quali hanno avuto successo raggiungendo il target finanziario di raccolta che avevano previsto. Il target medio è di 320mila euro per un totale di circa 6milioni di euro raccolti. I portali online che gestiscono la raccolta fondi sono il luogo digitale di incontro tra le buone idee e i soldi. Una volta costruito il portale si mettono in contatto le idee degli sturtuppers con le persone che potrebbero finanziare. La Consob chiede a chi gestisce i portali delle garanzie necessarie prima di concedere l’autorizzazione alla raccolta dei fondi e lo startupper non può passare in quotazione se non dopo aver diffuso la sua idea e aver raccolto i soldi necessari”.
“Su indicazione della Consob – ha inoltre dichiarato Stazi – i gestori dei portali avvisano l’investitore che l’investimento è rischioso: si può perdere interamente il capitale investito se la start up non ha successo. Inoltre nei primi quattro anni le start up innovative non possono distribuire utili quindi il possibile ritorno dell’investimento si avrà solo dopo qualche anno solo con crescita della start up ed eventuale quotazione in borsa”.
“Il collegamento tra Borsa e Startup non è scontato – ha ricordato Massimiliano Lagreca di Borsa italiana – le risorse finanziarie per le start up sono coerenti con il ciclo di vita di un’azienda e possono trovare una risposta nel supporto di incubatori e crowdfunding. Borsa Italiana in questo può giocare un ruolo sia quotando acceleratori, come L-Venture, H-farm, Digital Magics ma anche nel medio termine, cercando di favorire un incontro tra realtà quotate, realtà che ruotano intorno a Borsa, insieme alle startup in una logica di community dove know-how, esperienze e tecnologie si possono fondere. La diffusione di una cultura equity, fin dai primi mesi di vita di una start-up, è importante per completare il percorso nei mercati a medio e lungo termine“.
È possibile seguire tutti gli eventi DigithON su Key4biz attraverso la diretta streaming.