Italia
Tra le misure più importanti contenute nella bozza del Contratto di servizio Rai 2013-2015, approvato ieri dal Cda con la sola astensione del consigliere Luisa Todini (Leggi Articolo Key4biz), c’è lo stop alla pubblicità sul canale per bambini Rai YoYo; un bollino per indicare i programmi di servizio pubblico; la pubblicazione dei compensi sul web, ma solo per fasce (Leggi Articolo Key4biz).
Il testo passa ora all’esame della Vigilanza che dovrà esprimere un parere non vincolante. Il presidente della Commissione, Roberto Fico, ha informato sui social network che ieri, a causa della riunione dei capigruppo alla Camera, è stata annullata l’audizione del direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, in programma alle 20.30. L’audizione è rinviata a data da definirsi.
Secondo quanto previsto dal testo del Contratto di servizio, che si compone di 24 articoli, su Rai YoYo non ci sarà più alcun tipo di comunicazione commerciale, sugli altri canali i programmi dei minori di età prescolare non potranno essere interrotti dalla pubblicità.
Un provvedimento che ha destato qualche perplessità ai piani alti di Viale Mazzini, perché comporterà una perdita di introiti per circa 10 milioni di euro l’anno.
Il Cda ha ottenuto dal ministero che l’applicazione della norma non sia immediata, ma decorra a partire da 90 giorni dopo l’approvazione definitiva del Contratto.
Quanto alla distinzione tra programmi finanziati dal canone e dalla pubblicità, il Contratto prevede l’introduzione di un bollino che indica i programmi di servizio pubblico: all’inizio, alla fine o durante la trasmissione verrà inserita la scritta “programma finanziato con il contributo del canone“.
Anche questa previsione ha provocato alcuni distinguo in Consiglio di amministrazione. Il timore, secondo alcuni consiglieri, è che tale previsione possa costituire l’anticamera della privatizzazione di una parte della tv pubblica.
Non è chiaro inoltre – secondo gli stessi consiglieri – quale sarà il comportamento nel caso di programmi di servizio pubblico finanziati con la pubblicità.
E’ stato proprio il Ministero dello Sviluppo economico a chiedere espressamente che sia chiaro per i contribuenti quali programmi vengono finanziati con il canone.
Proprio nei giorni scorsi, il Viceministro con delega alle Comunicazioni, Antonio Catricalà, in audizione in Vigilanza, ha dichiarato: “…i cittadini devono essere messi nella condizione di sapere cosa pagano con il canone” (Leggi Articolo Key4biz).
Le modalità, ha poi spiegato Carticalà, spetteranno all’azienda, perché si tratta di una scelta di carattere editoriale.
La Rai ha, quindi, optato per l’inserimento di un bollino per indicare i programmi del servizio pubblico. Ma quali saranno? E in base a quali criteri verranno scelti? In altre parole, cosa rientrerà nell’ambito del servizio pubblico?
Tra le altre norme, quella che prevede la pubblicazione dei compensi di dirigenti e non solo, per fasce di reddito, sul sito web della Rai entro 30 giorni dal bilancio semestrale e di esercizio.
La scorsa settimana è, inoltre, stato presentato il Piano industriale triennale dell’azienda, che punta al raggiungimento del pareggio nel 2015. Gubitosi, alla presenza del presidente Anna Maria Tarantola, ha illustrato, con gli altri vertici dell’azienda, ’12 cantieri‘ che caratterizzeranno la missione del servizio radiotelevisivo pubblico nei prossimi anni, sino alla scadenza del Contratto di servizio: Qualitel, offerta, web (incluso l’all news), radio, ricavi commerciali e pubblicità, produzione, digitalizzazione, personale, acquisti, processi, immobiliare e situazione economica.