Accordo Svezia-Marocco: piano smart city da 9 miliardi di euro

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Fonti energetiche rinnovabili, mobilità sostenibile, edilizia di nuova generazione e smart grid: il Governo marocchino chiede aiuto alla Svezia, pronto un modello smart city per 1,15 milioni di abitanti.

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Il Marocco ha deciso di valocizzare il piano di urbanizzazione del suo territorio, ma lo vuole fare seguendo nuove strategie di sviluppo sostenibili e orientate all’impiego di tecnologie innovative. Per questo il re Mohamed VI ha presentato un nuovo ed imponente piano di investimenti per la regione, proprio dedicato alle città del futuro, alle smart city.

 

Tra le partnership avviate, c’è quella con la Svezia, che consentirà a molte aziende scandinave di prendere parte ai lavori di costruzione, che possono contare su risorse pari a 9 miliardi di euro (100 miliardi di dirham e 78 miliardi di corone svedesi). In tutto sono 5000 gli ettari di terra su cui saranno realizzati i primi edifici, pubblici e privati, per un totale di 1,15 milioni di nuovi cittadini.

 

Durante i mesi scorsi, delegazioni marocchine e svedesi hanno partecipato a diversi meeting per stabilire fondi, strumenti e modelli di intervento. Questi ultimi dovranno attenersi a delle specifiche piuttosto rigide in termini di energy efficience degli edifici, di smart buildings, mobilità urbana intelligente, smart grid e gestione delle risorse idriche.

 

Tra gli obiettivi del Marocco anche una maggiore disponibilità di energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di generare, entro il 2020, il 40% della propria energia sfruttando soprattutto il sole e il vento. Da un anno è attivo il memorandum d’intesa tra il governo e la Fondazione Desertec, per rafforzare il collegamento energetico tra l’Africa e l’Europa accelerando lo sviluppo delle energie pulite. Il partenariato, ha affermato la Moroccan Agency for the Development of Renewable Energy and Energy Efficiency (ADEREE),  oltre a contribuire allo sviluppo dei progetti della Fondazione, mira alla costruzione di grandi parchi solari nel nord del paese.

 

Diverse sono le smart city già operative in Svezia, tra cui certamente Stoccolma, Malmö e Norrköping. È di questi giorni un accordo tra Ericsson e E.On. per la fornitura di 6000 contatori di nuova generazione, o smart meters, che consentiranno di gestire i flussi energetici in maniera efficiente, garantendo risparmio ai consumatori, minor sfruttamento delle risorse, taglio agli inquinanti e l’offerta di nuovi servizi.

 

La mole di dati (Big Data) che sarà raccolta da Ericsson permetterà di elaborare nuove informazioni da trasformare in applicazioni utili alla smart city. Il flusso delle informazioni, fanno sapere dall’azienda di telecomunicazioni, aumenterà di oltre il 3000%, e questo consentirà di ottenere una gestione di rete efficace ed efficiente.

 

Le smart grid offrono l’opportunità anche di integrare i flussi energetici provenienti da fonti rinnovabili, da destinare ai clienti residenziali e industriali. Anche in questo caso, gli smart meter facilitano il controllo dei consumi e la possibilità di migliorare il mix energetico a disposizione del Paese.

 

(F.F.)

 

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