Samsung: ecco il primo smartphone a schermo curvo

di Alessandra Talarico |

Sul fronte della guerra dei brevetti il gruppo incassa un nuovo smacco da parte del Governo Usa, che ha deciso di non esercitare il potere di veto sul bando imposto dall’ITC sull’importazione di alcuni modelli della società che violano 2 brevetti Apple

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Galaxy Round

E corsa all’ultima innovazione tra i protagonisti del mercato smartphone, con Samsung che, bruciando sul tempo LG, ha appena presentato il primo dispositivo dotato di schermo curvo: si chiama Galaxy Round e potrebbe rappresentare il primo passo verso la produzione di apparecchi dotati di schermo flessibile.

Il Galaxy Round, dotato di display da 5,7 pollici, è leggermente curvato sull’asse orizzontale ed è più leggero del Galaxy note 3. Offre quindi, sottolinea la società in una nota, una presa migliore rispetto agli altri smartphone.

La principale novità è rappresentata dalla funzione ‘Roll Effect’, che permette di visualizzare alcune informazioni, come l’ora, la data, le chiamate perse e il livello di batteria senza sbloccare lo schermo.

 

Il gruppo coreano ha bruciato così sul tempo LG, che contava di lanciare il suo primo modello ‘curvo’ a novembre.

 

Resta il fatto che il prezzo è ancora tutt’altro che abbordabile: distribuito da SK Mobile, sarà venduto a circa 800 euro. Per gli analisti si tratta, al momento, di un dispositivo “simbolico”, visto che Samsung non avrebbe ancora le capacità per produrlo su larga scala.

 

Se il nuovo smartphone pone comunque Samsung un passo avanti ai concorrenti, sul fronte della guerra dei brevetti il gruppo incassa un nuovo smacco da parte del Governo Usa, che ha deciso di non esercitare il potere di veto sul bando imposto dalla International Trade Commission sull’importazione nel paese di alcuni modelli della società che violano due brevetti Apple.

In un caso simile, nel quale però il divieto di importazione era stato imposto su alcuni modelli della Apple, l’amministrazione Obama aveva deciso in senso opposto, cioè sospendendo il bando. Decisione che aveva scatenato le proteste del gruppo coreano, che ha accusato il Governo Usa di voler proteggere le aziende nazionali.

I brevetti violati riguardano, in particolare, il sistema di scrolling (quello che consente di scorrere le pagine sui dispositivi touch), e il sistema di collegamento delle cuffie auricolari. I dispositivi coinvolti dal bando sono in realtà vecchi modelli come il Galaxy S, Galaxy S II e Galaxy Tab 10.1.

 

La reazione di Samsung a questo pronunciamento non è ancora arrivata, ma già nei mesi scorsi la società aveva indirizzato una lettera al presidente Obama, in cui sottolineava che “il mondo sta osservando come gli Usa stanno trattando Samsung”.

Il ministro coreano al commercio, secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, si è detto dispiaciuto per la disparità di trattamento riservata a Apple e a Samsung.

 

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