Dipendenze digitali

‘Troppo digitale fa male alle aziende’. Intervista a Alessio Carciofi e Stefania Sabatini (Your Digital Detox)

a cura di Paolo Anastasio |

Alessio Carciofi e Stefania Sabatini, Ceo e Founder e Supporter di Your Digital Detox: ‘Nell’era del multitasking cresce il rischio burnout dei dipendenti’.

digitaldetox è una rubrica settimanale a cura di Alessio Carciofi, fondatore di Your Digital Detox, che promuove il benessere digitale nel business. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

La chiamavamo era dell’informazione, oggi potemmo ribattezzarla era della distrazione, dove il sovraccarico digitale è l’argomento del momento: tutto il giorno su desktop, laptop, tablet e smartphone veniamo bombardati da così tanti messaggi e notifiche che rimanere concentrati sul “focus” diventa un’impresa sempre più onerosa. L’epoca dell’always on chiede un prezzo molto alto e dei rischi collegati anche per la salute di chi lavora. Ne abbiamo parlato con Alessio Carciofi e Stefania Sabatini, Ceo e Founder e Supporter di Your Digital Detox, specializzata in sanità digitale e benessere aziendale nell’era del web.

Key4biz. Gli strumenti digitali dovrebbero renderci la vita più facile, ma l’uso che ne stiamo facendo condiziona e governa sempre più le nostre vite private, relazionali e professionali. E’ così?

Alessio Carciofi. La cultura del “sempre connesso” sta richiedendo un costo sia in termini sociali sia in termini di business e sono tanti gli studi e le ricerche che possiamo citare al riguardo: sul piano lavorativo veniamo interrotti ogni 180 secondi e spendiamo due ore in più al giorno per recuperare le distrazioni digitali che abbiamo accumulato durante la giornata. Secondo Harvard Medical School Research la percentuale dei leader che afferma di sentirsi vittima del burnout si attesta su una cifra spaventosa: il 96%.

 

 

Key4biz. Effetti collaterali e indesiderati del multitasking?

 

Stefania Sabatini. Nel medio lungo periodo, la tanto osannata cultura del multitasking andrà alla deriva con i suoi effetti, in quanto i dati dimostrano che il multitasking non è sempre un modello di successo: fare due cose bene allo stesso tempo è possibile solo quando almeno una delle due attività è un automatismo.

Key4biz. Perché ci stiamo lasciando “controllare” dalle distrazioni digitali?

Alessio Carciofi. Alcune persone si approcciano all’uso eccessivo di dispositivi digitali come una dipendenza. Ma dal momento che la maggior parte di noi non sembra accettare il binomio digitale/dipendenza, possiamo citare alcune sindromi più comuni legate al comportamento digitale in stato “avanzato”.

Key4biz. Può citare alcune di queste sindromi digitali?

Stefania Sabatini. Certamente. I termini come: FOMO (paura di perdere qualcosa di importante), FOBO (paura di essere non in linea) e Nomofobia (paura di essere fuori dal contatto del telefono cellulare) riguardano dei comportamenti che comprovano un certo stato di ansia che confina con l’ossessione o costrizione di essere “online”.

Parallelamente stiamo perdendo il legame con il tempo, con l’attenzione e tutto questo genera scarsa produttività e impegno, sia a casa sia in ufficio.

Key4biz. Chi sono i soggetti più a rischio?

Alessio Carciofi. L’Harvard Business Review, parla di distrazioni digitali e afferma che i “migliori dipendenti rischiano l’esaurimento nervoso” a fronte di tale monito le aziende non potranno più sostenere i costi sociali legati alla “sanità del dipendente” e a tal proposito l’Harvard University ci dice che “per ogni dollaro speso dalle aziende nei programmi di benessere aziendale, è stato dimostrato che se ne risparmiano ben 3,27$”.

Da qui il sorgere di una nuova tendenza che sta attraversando l’oceano: il Digital Detox.

Key4biz. Come funziona il Digital Detox?

Stefania Sabatini. In un contesto liquido e in continua evoluzione, tra multitasking e time managament, si colloca il Digital Detox, come metodo per migliorare la qualità del timing lavorativo; per aumentare la produttività del dipendente continuamente interrotto da distrazioni digitali; l’obiettivo è ridurre lo stress. C’è da dire che Digital Detox non vuol dire attivare la “modalità aereo” in mezzo ad un bosco, bensì imparare a co-esistere in questo flusso di innovazioni che la cultura digitale ci sottopone giornalmente.

Key4biz. E in questo scenario complesso e mutevole, come si sta ponendo il mondo del business?

Alessio Carciofi. Mentre in Francia si sta lavorando su un nuovo progetto di legge che dovrebbe garantire ai lavoratori il “diritto alla disconnessione” fuori dall’orario di lavoro, in Italia si inizia a parlare di Smart Working nelle aziende.

Il lavoro agile definirà presto i nuovi confini produttivi delle aziende mentre il management aziendale sarà chiamato ad incrementare la produttività agevolando la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro del dipendente.

 

Key4biz. Come gestire il lavoro agile da parte delle aziende?

Stefania Sabatini. Nel “narcisismo digitale” le aziende non potranno più approcciarsi con la forma mentis del passato e il Digital Detox diventerà una chiave gestionale per le aziende, che già iniziano a domandarsi come sarà la produttività del dipendente che “è chiamato” a lavorare da casa, andando a redigere una vera strategia di sanità digitale attraverso corsi di formazione che creino un metodo di lavoro che punta all’efficienza e all’equilibrio della risorsa.

Sarà compito delle Aziende, non far ricadere sulla persona il “costo” di un’evoluzione dove la cultura digitale sarà sempre più fattore abilitante alle nostre vite e dove i dipendenti dovranno prendere in considerazione il lusso del domani: la gestione del proprio tempo.

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