Mamme e web, il 56% delle italiane a caccia di informazioni sulla salute dei figli

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Lo rivela un’indagine condotta dalla Società Italiana di Pediatria.

Italia


Mamme e web

Sono sempre di più le mamme italiane che vanno sul web a cercare informazioni sulla salute dei figli o siti specializzati. Lo rivela un’indagine realizzata dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) in occasione della presentazione del canale Salute&Benessere Bambini.

In tutto sono 135 milioni le donne europee che usano abitualmente la rete, il tempo medio trascorso online è pari a 11,2 ore a settimana, ma mentre le norvegesi sono in testa alla classifica delle più connesse (83%) le italiane sono quelle con il più alto tasso di crescita di utilizzo della rete (+25% dal 2008 al 2010). E fra i motivi che le portano a fermarsi davanti allo schermo di un pc e di uno smartphone c’è un comune denominatore: la salute dei bambini, al primo posto delle ricerche per il 56% del campione. 

 

Giovanni Corsello, presidente della Società Italiana di Pediatria, commenta che “I bisogni di informazione sui temi della salute e in particolare della salute dei propri figli sono in aumento in tutti i Paesi occidentali compresa l’Italia“. 

Si impone oggi  – sottolinea Corsello, una nuova relazione tra genitori, media e società scientifiche all’insegna della qualità dei messaggi in termini di sicurezza e di evidenza scientifica. Internet è, infatti, una vera e propria miniera di dati e di notizie che vanno filtrati con estrema cura. La salute dei bambini è un bene primario per la società, anche in vista della salute della popolazione futura e la sua tutela passa anche attraverso un buon uso degli strumenti di comunicazione più attuali”.

“Tematiche quali la nutrizione, le vaccinazioni, gli stili di vita, l’ambiente e la sua interazione con le malattie dei bambini  – conclude il presidente della SIP – hanno un grande impatto nella vita delle nostre famiglie e meritano una risposta adeguata anche attraverso il web“.

 

Nello specifico le donne europee navigano alla ricerca di informazioni sulla salute degli adolescenti (26%), dei bambini fra i 4 e gli 11 anni (24%), dei piccoli sotto i 3 anni (20%).

In Italia è un boom di donne connesse: su 23 milioni di navigatori 11 sono donne, tra queste tante mamme alla ricerca di informazioni e consigli online, come testimonia un approfondimento della citata ricerca europea sul campione italiano costituito da circa 2.770 donne . Ben il 72% ha fatto ricorso ai media per cercare risposte alle proprie domande; la salute dei bambini (40%) e la gravidanza (24%) totalizzano congiuntamente il primo posto tra le voci più ricercate.

 

Negli ultimi 10 anni si è assistito a una proliferazione di canali informativi, messaggi, format ecc. Basti pensare, informa una nota della SIP, che nel nostro Paese dal 2000 al 2010 l’audience online è passata da 10 a 25 milioni di utenti e l’eCommerce da 1 milione a 5 milioni.

 

Ma come si orientano le mamme di fronte a questa mole di informazioni?

Il loro atteggiamento risulta collegato all’età del figlio: durante la gravidanza le mamme ricercano intensamente notizie in tutti i formati (testo, audio, video,) per prepararsi al meglio alla nascita del bambino. L’attenzione si mantiene alta nei primi mesi di vita del bambino e tocca la punta massima al momento dello svezzamento. Dopo i due anni invece le mamme acquisiscono la consapevolezza che essere molto informata è diverso da essere bene informata. Prevale quindi la consultazione di fonti attendibili, note o imparziali che non sempre è facile reperire sul web, tema peraltro già affrontato dalla Commissione Europea con una policy dedicata. (R.N.)

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