Una battaglia senza esclusione di colpi quella che si sta consumando tra Vivendi e Gameloft.
La media company francese, guidata da Vincent Bolloré, non intende mollare la presa. In gioco i fiorenti profitti che potrebbero arrivare dal mercato dei videogame.
Bolloré non va per il sottile. I suoi metodi sono ben noti e non rendono la vita facile a chi si mette sul suo cammino.
E mentre in Italia si vocifera della possibilità che Bolloré voglia sostituire l’amministratore delegato di Telecom, Marco Patuano, per avere un management più ‘in linea’ con i propri piani, in Francia si sta consumando un serrato duello con i vertici di Gameloft che non intendono retrocedere davanti all’avanzata del finanziare bretone.
La famiglia Guillemot che controlla l’editore di videogiochi non vuole farsi da parte e anzi continua a rastrellare azioni, contro il parere degli analisti, per contrastare l’Opa di Vivendi che lunedì è stata alzata del 20% qualche ora dopo che il Cda di Gameloft l’aveva respinta all’unanimità.
Stando a quanto riferisce l’Autorità di Borsa francese, i Guillemot detengono adesso il 21,23% del capitale e il 29,26% dei diritti di voto mentre solo una settimana prima erano fermi rispettivamente al 20,29% e al 28,42%.
Più precisamente mercoledì la holding Guillemot Brothers ha acquistato 100 mila azioni Gameloft al prezzo unitario di 7,49 euro e nello stesso giorno Michel Guillemot, a capo del gruppo, ha comprato 20 mila azioni, spendendo 150 mila euro (7,50 euro per azione).
Il 18 febbraio Vivendi deteneva il 30% di Gameloft e il 26,72% dei diritti di voto, riferisce l’Autorità di Borsa.
Al contempo il gruppo procede con la scalata anche in Ubisoft, sempre controllata dai Guillemot, dove adesso possiede una quota del 15,66%.
Gameloft e Ubisoft non hanno però lo stesso peso sul mercato.
Se l’ultima offerta di Vivendi valorizza la prima a 615 milioni di euro, la capitalizzazione di mercato di Ubisoft sfiora i 3 miliardi di euro.
Senza considerare poi che questa battaglia in corso non è priva di conseguenze per i due editori. Dal 12 febbraio il titolo di Ubisoft è salito fino al 40% e quello di Gameloft è aumentato del 55%.