#WiFiWeek. ‘Modello Trentino, rete federata e password unica’. Intervista a Sergio Bettotti (Provincia Autonoma di Trento)

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A cura di Paolo Anastasio

Italia


Sergio Bettotti

Si chiude oggi la #wifiweek, lo “Speciale Key4biz” dedicato alle aziende italiane, quelle giovani e quelle consolidate, che, nonostante la crisi, rappresentano un gioiello del sistema-Paese, perché innovano, perché sono garanzia di qualità del Made in Italy dell’innovazione, perché si affermano all’estero, perché sanno essere competitive. E, soprattutto, perché hanno scelto di giocare la partita puntando su una tecnologia dalle potenzialità straordinarie: il Wi-Fi. Ne abbiamo parlato con Sergio Bettotti, Dirigente del Progetto sviluppo reti telematiche della Provincia autonoma di Trento, dove l’idea di un sistema unico di reti federate, accessibili con una unica password, è già realtà sul territorio provinciale.


Key4biz. Bettotti, quali sono le priorità per la diffusione capillare del Wi-Fi dopo il via libera alle modifiche apportate alle norme sull’accesso alla rete wireless, introdotte con l’articolo 10 del DL 21 giugno 2013, n. 69 (Decreto del Fare)?


Sergio Bettotti. Liberalizzare non vuol dire soltanto liberarsi del “Decreto Pisanu”, nato a suo tempo in chiave antiterrorismo ed abrogato con il Decreto del Fare. Sia chiaro, il superamento del Decreto Pisanu è un fatto positivo, ma secondo me ora la priorità è un’altra.


Key4biz. Quale?


Sergio Bettotti. Sono convinto che la sfida per la diffusione del Wi-Fi si giochi sulla capacità di fornire meccanismi semplici per la gestione dell’accesso, coniugando le necessità di tutela della privacy e semplicità di utilizzo con la sicurezza delle reti. Non credo che la necessità di mantenere l’anonimato sia l’esigenza più sentita da parte dei cittadini che accedono in Rete tramite Wi-Fi con smartphone e tablet. Anzi, in diversi casi credo che l’esistenza di una procedura di autenticazione possa far sentire l’utente più sicuro.


Key4biz. Si può spiegare meglio?


Sergio Bettotti. Al cittadino non interessa di chi è la responsabilità di tracciare gli accessi. Al cittadino interessa poter accedere con facilità al Wi-Fi usando un’unica password, senza l’obbligo di autenticazione per ogni singolo hotspot al quale si collega. E soprattutto senza l’esigenza di dover procedere, ogni volta per i diversi fornitori del servizio, a procedure di accreditamento spesso farraginose. La libertà maggiore nell’utilizzo del Wi-Fi, secondo me, è proprio quella di consentire l’accesso con un’unica password. La moltiplicazione delle password credo sia una barriera all’adozione della tecnologia che rischia di frenare la diffusione del Wi-Fi, una tecnologia che conta già 24mila punti di accesso (hotspot) mappati a livello nazionale.


Key4biz. Come funziona il Wi-Fi in Trentino?


Sergio Bettotti. In Trentino stiamo integrando tutte le reti pubbliche della Provincia, che sta siglando accordi con tutti i soggetti che hanno costruito delle reti d’accesso locali, ad esempio a Trento a Rovereto e un po’ dappertutto. L’adesione dei soggetti è su base volontaria e l’obiettivo è la nascita di un sistema di accesso federato alle reti del territorio. Questo sistema federato, inizialmente pensato per il sistema pubblico, può essere esteso anche ad operatori privati che aderendo alla federazione possono poi anche erogare ai propri sottoscrittori servizi di proprio interesse.


Key4biz. Qual è il vantaggio concreto per il cittadino?


Sergio Bettotti. Per gli utenti che effettuano accessi frequenti, la procedura di accreditamento viene effettuata una volta soltanto e in seguito le credenziali possono essere usate in modo diffuso su tutto il territorio. Basta accreditarsi la prima volta, poi si può accedere con la stessa password a Trento, in Val di Sole o in Val di Fiemme. E’ sufficiente che un bar o un esercizio commerciale, che ha a disposizione un hot spot Wi-Fi, faccia richiesta di accesso alla rete federata per entrare nel meccanismo. In maniera altrettanto semplice, per gli utenti occasionali come ad esempio il turista in vacanza, è possibile utilizzare meccanismi di accreditamento basati sul cellulare per ottenere una password (magari limitata nel tempo) che consente di accedere a tutti gli hotspot della rete federata. Come si vede, meccanismi semplici con l’obiettivo di non scoraggiare nessuno dall’utilizzo delle tecnologie Wi-Fi. 

 

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