Rai, Ben Ammar: ‘Non compro, la mia era una battuta’

di Raffaella Natale |

Il problema della Rai, ha detto il finanziere franco-tunisino, è quello di ‘una tv che fa sia servizio pubblico che tv commerciale’. Una televisione 'a due teste' che ‘prima o poi entra in conflitto’

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Tarak Ben Ammar

Comprare la Rai? “E’ stata una battuta ovviamente” ha detto stamani Tarak Ben Ammar a margine dell’assemblea di Mediobanca.

Il finanziere franco-tunisino che venerdì ha scatenato la polemica con le sue dichiarazioni rilasciate a Giovanni Minoli su Radio24 (Leggi Articolo Key4biz), in merito alla presunta privatizzazione della Rai, oggi fa un passo indietro e ai giornalisti assicura: “La Rai non la prendo, la mia è stata una battuta ovviamente, è stato solo un modo per far riflettere sull’intervento della politica sulla televisione”.

Insomma una provocazione bella e buona per innescare una discussione su quale debba essere oggi il ruolo del servizio pubblico.

Il problema della Rai, ha detto ancora Ben Ammar, è quello di “una tv che fa sia servizio pubblico che tv commerciale”. Una televisione ”a due teste” che per l’imprenditore “prima o poi entra in conflitto”.

 

E oggi i sindacati sono sul piede di guerra, sebbene il Viceministro allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Antonio Catricalà, sia intervenuto a placare gli animi dopo le dichiarazioni del Ministro all’Economia Fabrizio Saccomanni che, durante una partecipazione alla trasmissione televisiva ‘Che tempo che fa’, non ha escluso una possibile privatizzazione della Rai.

Un’interpretazione ‘forzata’ secondo Catricalà e ha invece rassicurato che non è nelle intenzioni del governo vendere la Tv pubblica (Leggi Articolo Key4biz).

 

La tensione però a Viale Mazzini è alta tanto più che nei giorni scorsi è arrivato uno Studio di Mediobanca che ha gettato altra benzina sul fuoco.

Secondo le stime degli analisti di Piazzetta Cuccia, lo scorso anno la Rai è stata la società industriale italiana con la peggiore perdita operativa (197 milioni, oltre il 7% del fatturato), seguita da Maire Tecnimont (-141 milioni) e Alitalia (-119).

 

Ricordiamo che Tarak Ben Ammar è nel Cda di Mediobanca e che non è la prima volta che Mediobanca parla di privatizzare la Rai. A giugno in un Report aveva ribadito che se lo Stato decidesse di vendere la Tv pubblica potrebbe arrivare a incassare “circa 2 miliardi di euro”, alleggerendo al contempo il bilancio da una partecipazione che lo scorso anno ha generato 244 milioni di perdite (Leggi Articolo Key4biz).

Ben Ammar è sicuramente un abile e astuto finanziere con grande esperienza, specie sul mercato radiotelevisivo. La sua è stata solo una provocazione? Anche no.

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