Sicurezza, Ue: ‘Resistenza comune contro gli attacchi dall’estero’

di Raffaella Natale |

Alla riunione del COSAC è emersa anche la necessita di una forte cooperazione con tutti gli attori della rete e le parti coinvolte, vale a dire aziende, governi e società civile.

Unione Europea


Cybersecurity

Si è parlato di cyber-security a Vilnius in occasione della riunione dei rappresentanti delle Commissioni competenti per gli affari dell’Unione dei Parlamenti nazionali e dell’Europarlamento (COSAC).

Rudolf Peter Roy, responsabile European External Action Service Security and Sanctions Department, ha sottolineato che in questi ultimi anni l’ICT e le attività correlate hanno contribuito a far crescere il PIL di oltre 20% nelle più grandi economie del mondo.

Ma l’importanza di internet, ha detto ancora Roy, va al di là dei suoi benefici economici diretti: “Il cyberspace ci aiuta a creare un futuro migliore, dall’istruzione alla libertà di parola, unisce il mondo, dà la possibilità di fornire servizi essenziali e sostiene la lotta per l’uguaglianza”.

Si tratta, tuttavia, di uno ‘spazio’ ancora molto vulnerabile e il crescente numero di attacchi informatici non fa che confermarlo.

E’ necessario “rafforzare la sicurezza“, ha sottolineato Roy, specie per le infrastrutture critiche legate all’erogazione di servizi quali l’acqua, il gas, l’elettricità o ancora la telefonia mobile.

Criminalità, terrorismo, catastrofi naturali, errori accidentali…i rischi sono tanti e anche importanti per le conseguenze che determinerebbero. Per questa ragione c’è bisogno di agire in fretta e rafforzare i piani di sicurezza.

 

Roy ha informato che la Commissione Ue ha approvato una strategia che pone l’accento sull’urgente necessità di rafforzare gli sforzi della Ue in materia di cyber-security e apre una questione essenziale: come possono i Paesi membri razionalizzare gli impegni in questo settore e cosa potrebbero fare le istituzioni e le agenzie dell’Unione per aiutare gli Stati Ue?

 

Intanto avviare una cooperazione orizzontale: “La resistenza cibernetica deve essere rafforzata, la politica del cyberspace messa in atto e cercare insieme soluzioni alle questioni legate alla sicurezza e alla difesa comune”.

 

Riguardo alla dimensione estera della strategia sulla sicurezza informatica, Roy ha notato che una delle priorità della Ue nella ricerca di soluzioni per le questioni internazionali sta nella salvaguardia dei “nostri principali valori del cyberspace e innanzitutto il rafforzamento del principio di trasparenza e di libertà”.

 

Proteggeremo – ha aggiunto – il cyberspazio come spazio di libertà e di diritti fondamentali. Dobbiamo cercare di garantire che tutti abbiano la possibilità di accedere a Internet. Un uso più ampio di Internet rafforzerà la democrazia nel mondo“.

Ma è altrettanto necessario accrescere la presa di coscienza degli utenti internet, le loro capacità, la sicurezza di rete e diffondere meglio il punto di vista della Ue su privacy e data protection. Senza tralasciare, ha concluso Roy, l’importanza di cooperare con tutti gli attori della rete e le parti coinvolte, vale a dire aziende, governi e società civile.

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