Grande attesa per chi opera sul mercato della musica per l’imminente decisione che prenderà la X Commissione Industria del Senato, dove è all’esame la Legge annuale per il mercato e la concorrenza (DDL 2085).
La novità è che queste norme permetteranno finalmente agli artisti di poter essere legittimamente rappresentati dalle società di collecting nelle negoziazioni con gli utilizzatori (TV e radio in primis), anziché impropriamente dai produttori musicali i cui interessi possono essere anche contrastanti rispetto a quelli degli stessi artisti, interpreti ed esecutori.
Bisogna operare accuratamente perché si tratta di una materia molto delicata, così come ha sottolineato Andrea Miccichè, Presidente di Nuovo Imaie, al convegno ‘Le Regole del Caos’, organizzato dalla Società per Autori (SpA).
Nel suo intervento, Miccichè ha ricordato la legge del gennaio 2012 che ha liberalizzato il settore.
“All’epoca – ha osservato il Presidente di Nuovo Imaie – sono stato fortemente critico nei confronti de governo (Monti) per l’estrema superficialità con cui ha deciso di introdurre improvvisamente e inopinatamente norme che hanno sostanzialmente liberalizzato il settore”.
“Oggi – ha aggiunto Miccichè – sentire qualcuno che ipotizza la liberalizzazione del diritto d’autore mi fa veramente sorridere … perché mi fa ritornare indietro di qualche anno e mi fa pensare agli errori che all’epoca sono stati commessi. Immagino quali effetti potrebbero esserci per una piccola parte del mondo dello spettacolo se i medesi errori si commettessero oggi in un settore così importante come quello dell’intermediazione dei diritti d’autore”.